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Palermo, incendio in discarica: Arpa monitora l’aria

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Nelle prossime ore si attendono i dati nella speranza di scongiurare l’allerta diossine, ma ci sono pochi dubbi sull’origine dolosa e non mancano le polemiche. 

L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha permesso di evitare il peggio, ma l’incendio avvenuto nella settima vasca della discarica di Bellolampo, a Palermo, potrebbe avere comunque serie conseguenze dal punto di vista dell’ambiente e della salute. Il rogo si era originato nella serata di lunedì 17 giugno, alimentato anche dal forte vento che soffiava sul capoluogo siciliano, e dopo che le fiamme erano state domate nella mattinata di martedì 18 sono partite le operazioni di bonifica.

Sul posto, oltre a vigili del fuoco, forze dell’ordine e Protezione Civile anche i tecnici di Rap, l’azienda che gestisce i rifiuti a Palermo e proprietaria del sito e di Arpa Sicilia. Già nella notte tra lunedì e martedì il Comune di Capaci, a pochi chilometri dalla discarica, aveva invitato i cittadini a tenere le finestre chiuse nonostante il caldo. Arpa Sicilia, poi, ha subito avviato il monitoraggio della qualità dell’aria in tutte le zone limitrofe alla discarica, compresi i territori di Capaci, Torretta e Isola delle Femmine, per scongiurare l’allerta diossine. I primi risultati saranno però disponibili solo nelle prossime ore.

Intanto, però, è stata presentata una denuncia in Procura. Rap, Protezione Civile e anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, parlano di alcune anomalie registrate nei giorni precedenti e che, per orari e modalità dell’incendio, ci sarebbero pochi dubbi sull’origine dolosa. Non mancano comunque le polemiche sulle mancate misure di prevenzione e di sorveglianza della discarica.

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