padelle antiaderenti sicurezza ikea

Padelle antiaderenti, sono davvero sicure? Un test svizzero boccia Ikea

Tabella dei Contenuti

Tra i 12 diversi marchi analizzati, ce ne sono due presenti anche in Italia (ma l’altro ha ottenuto buoni risultati).

Padelle antiaderenti, sono davvero sicure per chi le usa? Quali sono quelle che garantiscono una buona performance senza rischiare di causare danni al consumatore? È quello che, come riporta Il Salvagente, ha provato a stabilire il giornale svizzero K-Tipp, che ha fatto analizzare in laboratorio le padelle antiaderenti di 12 diversi marchi. Tra cui due in commercio anche in Italia: Ballarini e Ikea.

Padelle antiaderenti, il rischio del Teflon

Innanzitutto, va fatta una doverosa premessa. Il Teflon, materiale che riveste le padelle antiaderenti, consente di cuocere senza olio o burro. Ma occorre prestare la massima attenzione a non graffiare il rivestimento: i graffi possono compromettere seriamente la sicurezza del prodotto. Inoltre, come suggerisce l’Ufficio federale tedesco per la valutazione dei rischi, se si raggiungono i 360°C il rivestimento può decomporsi e rilasciare nell’aria sostanze tossiche. Una simile temperatura può essere raggiunta solo se le pentole sono vuote: senza cibo, è bene non riscaldare troppo padelle e pentole.

Padelle antiaderenti, i criteri di sicurezza

Sono otto i criteri di sicurezza stabiliti per le prove in laboratorio delle padelle antiaderenti. Ecco di quali si tratta:
Distribuzione del calore (tramite una termocamera)
Ritenzione del calore (differenza tra la temperatura della padella al massimo riscaldamento e dieci minuti dopo)
Tempo di riscaldamento (quanto impiega il centro della padella a raggiungere i 180°C)
Durata (la padella viene riscaldata cinque volte a 200°C e spenta con acqua di rubinetto a 15°C, poi le vaschette vengono riempite con sfere d’acciaio e una miscela di sabbia. I prodotti vengono agitati per 30 minuti, poi le padelle sono state riscaldate e temprate cinque volte e ruotate con sabbia affilata e ciottoli per 30 minuti. In questo modo è possibile sapere se il rivestimento appare o meno danneggiato e se lo strato antiaderente funziona ancora bene)
Resistenza ai graffi
Test della frittata (preparando una frittata, si valuta l’uniformità della doratura)
Manipolazione (quanto sono maneggevoli le padelle)
Rischio di ustioni (quanto si surriscalda il manico della padella).

Padelle antiaderenti, il test svizzero boccia Ikea

Il miglior risultato ottenuto dal test svizzero sulle padelle aderenti riguarda la Inox Superior Kuhn Rikon di Coop (non la stessa catena italiana). Bene anche l’italiana Ballarini, che ha ottenuto buoni voti per tutti i criteri tranne che per la manipolazione.
Il voto più basso è invece della padella Hemkomst di Ikea: il calore si distribuisce in modo poco uniforme, mentre il manico, essendo in metallo, si surriscalda e c’è il rischio di scottature. La multinazionale svedese ne è consapevole e nelle istruzioni per l’uso ricorda ai consumatori di usare un guanto da forno per il manico della padella.

Pubblicità
Articoli Correlati