La notte del 24 agosto del 2016 alle 03:36 la terra tremava in Centro Italia cambiando per sempre la vita di migliaia di italiani in Abruzzo, in Umbria, nel Lazio e nelle Marche.
Furono in totale quattro i terremoti che stravolsero il volto di 138 comuni, Amatrice, Accumoli e Arquata divennero tristemente famosi per le immagini della devastazione subita, ancora oggi molti di quei paesi rimangono ancora sfregiati dal terremoto.
Il bilancio di quanto poco è stato fatto in otto anni è talmente amaro che il Commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli ha affermato che il primo dovere delle istituzioni è “chiedere scusa per i ritardi“ oltre a “fare memoria delle vittime e delle famiglie che hanno perso i loro cari e i loro beni”.
Finora solo il 64% delle richieste di contributi per le ricostruzioni presentate da privati è stato approvato, le altre famiglie attendono ancora i tempi della burocrazia.
ActionAid, attiva nei comuni del cratere sismico sin dal 2016, ha lanciato un allarme su povertà e disagio sociale che riguardano la zona del cratere con oltre 11mila famiglie ancora fuori casa. Secondo la Ong, donne e uomini sono più a rischio marginalità. Secondo i dati raccolti il Lazio ha la più alta incidenza di NEET ( persone che non lavorano né studiano) con circa il 25,1%, a seguire l’Umbria (20%), le Marche (19,9%) e la Toscana (18,7%). Rispetto alla quota di NEET donne, la Regione Marche presenta per il Centro Italia quella con i tassi più elevati, arrivando al 58,8%. La motivazione più diffusa è legata a carichi di cura familiari, 26% per il Centro Italia secondo il report ActionAid-CGIL. Nelle Marche, la regione dove il cratere esteso per circa il 40% del territorio, oltre il 65% dei giovani ha contratti precari e le donne hanno uno stipendio inferiore in media di 7 mila euro rispetto agli uomini (dati Ires Marche).
Il sisma nel Centro Italia e le ferite ancora da rimarginare. Oltre 11mila famiglie fuori casa. L’allarme che abbiamo lanciato su povertà e disagio sociale | @fattoquotidiano https://t.co/9QAfzIwyaT
— ActionAid Italia (@ActionAidItalia) August 23, 2024
“Sin dalle prime scosse ci siamo attivati per sostenere questi territori e siamo ancora qui a chiedere alle Istituzioni e al Governo di dare risposte concrete ai problemi che qui continuano a segnare le vite delle persone, il tempo spegne i riflettori ma noi continuiamo a stare al fianco della popolazione colpita e a far sentire la loro voce” dichiara Patrizia Caruso, Responsabile dell’Unità Resilienza ActionAid Italia.
“Non dimenticheremo mai – ha dichiarato la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni – la notte del 24 agosto 2016. Le immagini della catastrofe, i borghi distrutti, il dolore e l’angoscia dei nostri connazionali, l’eroismo dei soccorritori sono tasselli di una memoria collettiva che il tempo non intaccherà. In questo anniversario ricordiamo chi non c’è più e ci stringiamo ai famigliari e ai cari delle vittime: non siete mai stati soli, e l’Italia è e sarà sempre al vostro fianco”.
Otto anni fa il catastrofico terremoto che ha devastato il Centro Italia.
La terribile scossa delle 3.36, fissata nella mente di ognuno di noi dall’orologio fermo della Torre Civica di Amatrice, ha innescato una sequenza sismica che ha dispiegato i suoi effetti distruttivi per…
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) August 24, 2024
“Realizzare luoghi sicuri – continua Meloni- sviluppare progetti all’avanguardia, garantire le infrastrutture per combattere l’isolamento, sostenere le imprese e le attività produttive: questa è la strategia che il Governo ha intrapreso e che sta portando avanti con grande determinazione. Il lavoro di squadra tra il ministro per la Protezione civile Musumeci, il commissario Castelli, le Regioni coinvolte e i 138 Comuni del cratere ha impresso un cambio di passo e la rinnovata coesione istituzionale attorno all’obiettivo della ricostruzione è un valore aggiunto da preservare.”