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Orso M90, ISPRA chiarisce il suo ruolo. Il 10 febbraio la protesta degli animalisti a Trento

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Uccisione dell’orso M90 in Trentino, l’ISPRA chiarisce: “L’abbattimento non era l’unica opzione percorribile”. Il 10 febbraio, a Trento, la manifestazione contro la legge “ammazza-orsi”.

Dopo le accuse da parte di alcune associazioni animaliste di aver autorizzato l’uccisione dell’orso M90, l’ISPRA chiarisce in una nota il suo ruolo nell’iter che ha portato alla decisione presa dalla Giunta Fugatti.

“Sui temi legati alla gestione degli orsi confidenti o pericolosi in Provincia di Trento, l’Istituto è chiamato ad esprimere pareri sulla coerenza degli interventi proposti dalla Provincia Autonoma di
Trento, alla luce delle casistiche previste dal PACOBACE (Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno nelle Alpi centro-orientali)” spiega l’Istituto, chiarendo che “ISPRA valuta di caso in caso i comportamenti mostrati dagli individui di orso sulla base del PACOBACE e verifica se gli interventi proposti dalla Provincia di Trento rientrano tra quelli previsti nel medesimo Piano”.

Nel caso di M90, l’Istituto ha accertato alcuni comportamenti problematici da parte del plantigrado, nello specifico le categorie:

10 – orso causa danni nelle immediate vicinanze di abitazioni
12 – orso è ripetutamente segnalato vicino a fonti di cibo di origine antropica
13 – orso è ripetutamente segnalato in centro residenziale o nelle immediate vicinanze di abitazioni stabilmente in uso
16 – orso segue intenzionalmente le persone

L’Istituto specifica però che “quale azione finale adottare tra quelle previste dal PACOBACE, non è decisione che spetta a ISPRA, ma è unicamente in capo all’Amministrazione provinciale di Trento e ai suoi Organi”. Il parere dell’ISPRA quindi, non è vincolante. Inoltre, per le categorie dalla n. 13 alla n. 18, secondo il Piano sono previste tre opzioni di intervento:

1 – cattura con rilascio allo scopo di spostamento e/o radiomarcaggio
2 – cattura per captivazione permanente
3 – abbattimento

Uccisione M90, il 10 febbraio la manifestazione nazionale degli animalisti a Trento

Intanto, gli animalisti andranno avanti nella protesta contro il decreto “ammazza orsi” del Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.

Sabato 10 febbraio, a Trento, le associazioni StopCasteller, Lega Antivivisezione (LAV), Lega per l’Abolizione della Caccia (LAC), LNDC Animal Protection, Animal Liberaction, Ribellione Animale e Bearsandothers, manifesteranno nelle principali piazze del capoluogo trentino, partendo alle 14:00 da Piazza Dante.