Per il momento l’orsa JJ4 e’ salva. Il Tar di Trento ha infatti accolto il ricorso, presentato dalle associazioni animaliste e ambientaliste, contro l’ordinanza di abbattimento firmata dal presidente della Provincia autonoma, Maurizio Fugatti.
“Giornata storica per il futuro dell’orso sulle Alpi“. Così il Wwf in una nota in cui ricorda che, mentre la “petizione del Wwf Italia per salvare l’orsa JJ4, su cui pesa un’ordinanza del presidente della Provincia autonoma di Trento Fugatti, ha superato le 100mila firme, questa mattina il Tar di Trento ha sospeso l’ordinanza“.
‼️Grandi notizie dal Trentino. Il TAR ha accolto il ricorso del @WWFitalia e di altre associazioni e ha sospeso l’ordinanza del presidente @MaurizioFugatti che condannava a morte la povera orsa JJ4. Stay tuned su https://t.co/ghjcLbBDml per gli aggiornamenti🐻🐻🐻🐻❤️❤️❤️❤️ pic.twitter.com/oHmKDYnKZW
— wwfitalia (@WWFitalia) July 10, 2020
L’orsa aveva aggredito, lo scorso 22 giugno, padre e figlio, Fabio e Christian Misseroni, nella zona di Fontana Maora, pochi chilometri a valle del rifugio Monte Peller, in Trentino. Lo stesso Christian Misseroni aveva poi dichiarato di non volere “abbattere gli orsi ma vanno gestiti, rispettando le loro vite”.
Trentino, anche il ragazzo aggredito dall’orso contrario all’abbattimento: “Impariamo a gestirli”
Il ricorso alla giustizia amministrativa è stato presentato dalle associazioni Lav, Wwf, Lac, Lipu e Lndc. Il Tar ritiene che prima dell’abbattimento, la Provincia debba prima mettere in campo misure come la cattura e la reclusione dell’animale, oltre che procedere ad applicare all’orsa il radiocollare. L’udienza per una decisione nel merito della questione è stata fissata al 30 luglio.
“Ne prendiamo atto e attendiamo il merito del provvedimento – ha commentato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti -. Il tema è che i casi di pericolosità sono sempre maggiori, quindi mi aspetto che il ministero ci indichi dove portare i soggetti pericolosi. I numeri che abbiamo sono superiori rispetto a quelli che possiamo gestire. E’ un bene che il ministro intervenga ma noi non vogliamo attendere il prossimo trentino aggredito da un orso“, ha aggiunto Fugatti, annunciando che “noi lavoriamo per la cattura” dell’orsa JJ4. Parole che hanno spinto i membri dell’Ente nazionale per la protezione degli animali a definirsi “allibiti ma non sorpresi” dalle dichiarazioni del presidente della Provincia.
Dall’orsa condannata a morte all’orso castrato chimicamente: uniti da un terribile destino
“Apprezziamo e sosteniamo l’ottima decisione formale ed ufficiale del Ministro Costa di impugnare, facendo ricorso al Tar, l’ordinanza con la quale la Provincia Autonoma di Trento ha condannato a morte l’orsa JJ4“, dichiara l’ENPA.
“Nei giorni scorsi ho scritto anche una lettera al Presidente della Provincia autonoma in cui l’ho invitato a ritirare l’ordinanza, dopo la sua risposta, negativa, sono stato costretto a formalizzare il ricorso”, scrive il ministro dell’Ambiente Sergio Costa sulla sua pagina Facebook.
Oltre al caso specifico di JJ4, il Wwf specifica che “bisogna fermare subito gli abbattimenti ‘automatici’ di tutti gli orsi coinvolti in incontri ravvicinati o incidenti, modificando il testo del Piano D’Azione per la Conservazione dell’Orso sulle Alpi (Pacobace), che prevede la possibilità di abbattimento anche in caso di orsi che hanno semplicemente fatto ciò che la natura gli ha insegnato, o causato poche migliaia di euro di danni. A confermarlo anche il Tar di Trento, che motiva la sospensione dell’ordinanza richiamando il principio di proporzionalità e la necessità di mettere in campo altre soluzioni ‘energiche’ prima di considerare l’opzione letale“