Istituito l’Ordine professionale per educatori e pedagogisti: ecco tutte le novità

Lo scorso 8 maggio è entrata in vigore la legge che istituisce l’ordine delle professioni pedagogiche ed educative.

L’istituzione dell’Ordine delle professioni pedagogiche ed educative, con la nascita dell’Albo dei pedagogisti e dell’Albo degli educatori professionali socio-pedagogici è legge. L’entrata in vigore della legge numero 55 del 15 aprile 2024 è entrata in vigore lo scorso 8 maggio.

Si tratta di un risultato importante, fortemente voluto e atteso da ben 34 anni dall’ANPE – Associazione Nazionale Pedagogisti Italiani. Per celebrare questo risultato importante l’ANPE ha organizzato un evento a Roma, ai Mercati di Traiano.

Grande soddisfazione per il risultato è stata espressa dalla Presidente dell’ANPE Maria Angela Grassi, che ha spiegato anche tutte le novità che l’approvazione di questa legge comporta, unitamente alle sfide future della professione ella pedagogia. Un tema che viene affrontato da TeleAmbiente con il programma CrescimiTu, dedicato all’infanzia e all’adolescenza.

Abbiamo fondato l’ANPE nel 1990 quindi noi aspettavamo questa legge da 34 anni – ha spiegato Maria Angela Grassi – e abbiamo sempre perseguito questo obiettivo e adesso lo abbiamo raggiunto. Inizialmente proponevamo la regolamentazione solo della professione del pedagogista, ma poi sono sorte problematiche sugli educatori professionali socio-pedagogici e dunque abbiamo ritenuto opportuno regolamentare entrambe le professioni. Siamo soddisfatti anche perché finalmente di educazione, formazione e pedagogia non parlerà più chiunque, ma solo i professionisti e specialisti formati ad hoc“.

L’approvazione delle legge è positiva non solo per chi svolge il mestiere, ma anche e soprattutto per l’utenza che usufruisce dei servizi: “In ogni caso noi abbiamo a che fare con materiale umano che non si rompe perché non è di vetro, ma lo è in senso figurato. Soprattutto bambini ma non solo perché i professionisti si occuperanno anche nell’ambito socio-assistenziale e socio-sanitario anche per gli anziani” ha proseguito la Presidente dell’ANPE.

L’approvazione di questa legge potrebbe, inoltre, avvicinare maggiormente i giovani nell’intraprendere questo percorso professionale: “Fino ad oggi non era garantita neanche la possibilità di trovare un’occupazione, adesso invece con questa regolamentazione pensiamo che ci sia una sviluppo dal punto di vista lavorativo e professionale. Intraprendendo questo tipo di studio si avrà la certezza di avere un ambito “riservato”. Fino ad oggi in molti servizi, anche pubblici, operano persone che non hanno il titolo di studio adeguato. Si stima un trend in aumento rispetto anche alle iscrizioni” ha concluso Maria Angela Grassi.