Il commento del fratello di Angelo Vassallo e presidente della Fondazione che ricorda, e cerca verità e giustizia, per il sindaco pescatore di Pollica: “La verità è più vicina, ma usciranno nuovi elementi di indagine”.
Verità e giustizia per l’omicidio di Angelo Vassallo sono attese da oltre 14 anni, ma dopo i quattro arresti, tra cui quelli di due carabinieri, appaiono più vicine. Dario Vassallo, fratello del sindaco pescatore di Pollica e presidente della Fondazione Angelo Vassallo, commenta così a TeleAmbiente la svolta nelle lunghe e intricate indagini.
“Siamo molto vicini alla verità, abbiamo queste quattro persone, o personaggi, che sono stati accusati. Da quest’accusa penso che uscirà una marea di informazioni e piste che porteranno probabilmente ad altri arresti” – le parole di Dario Vassallo – “È un momento particolare della nostra vita, ma anche per tutto il Paese: è un segno di speranza arrestare questi personaggi, specialmente se tra questi ci sono due carabinieri“.
“Questi arresti sono estremamente importanti, dietro c’è un lavoro enorme iniziato con la dottoressa Rosa Volpe, proseguito con il dottor Colamonaci che ci ha messo un impegno gigantesco. Il tutto, sotto la regia di Giuseppe Borelli che, come aveva promesso nel suo insediamento da procuratore antimafia di Salerno, ha reso il caso Vassallo uno dei principali obiettivi della propria azione investigativa” – spiega ancora il presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore – “Le parole sono importanti, specialmente quando si riveste un ruolo istituzionale. Le promesse sono come sottoscritte dal notaio e il procuratore Borrelli ha mantenuto la sua parola. Da questi arresti scaturiranno nuovi elementi di indagine, fondamentali non solo per Pollica e il Cilento, ma per tutto il Paese“.