In questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con Italpress: 1) Olio extravergine, prezzi in salita ma gli italiani non rinunciano; 2) Si allunga la lista delle piante ospiti di Xylella; 3) Raddoppiano i prezzi di burro e uova; 4) Agriturismi in salute, sono raddoppiati in Italia negli ultimi 20 anni
In questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con Italpress:
1) Olio extravergine, prezzi in salita ma gli italiani non rinunciano: L’olio extravergine d’oliva è nel carrello della spesa del 96% dei consumatori italiani, rappresenta un “bene sociale” e un ingrediente irrinunciabile per la tavola. Secondo un’indagine realizzata dall’Osservatorio Nomisma-Sol2Expo, il 36% dei consumatori italiani lo considera uno degli alimenti più salutari, al pari di verdure, frutta e pesce. La presenza di olio extravergine di oliva funge da incentivo anche per l’acquisto di pesce in scatola, oli aromatizzati, paté di olive e prodotti sott’olio. A orientare l’acquisto sono soprattutto le indicazioni di origine, importanti per 4 consumatori su 10, attenti sia alla provenienza Made in Italy che alla presenza di certificazioni Dop/Igp. Nel 2024 l’olio extravergine di oliva ha messo a segno un incremento medio dei prezzi del 30%. Per quanto riguarda l’export, nei primi dieci mesi dell’anno scorso ha continuato a mostrare performance positive, raggiungendo 160 paesi, con oltre il 60% delle esportazioni concentrate fra Stati Uniti, Germania, Francia, Canada e Giappone.
2) Si allunga la lista delle piante ospiti di Xylella: Si allunga la lista delle piante ospiti di Xylella. L’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha aggiornato il suo database delle specie vegetali colpite dal fitopatogeno Xylella fastidiosa, che ora annovera 452 specie, da 70 diverse famiglie botaniche. In particolare, l’Autorità europea ha identificato una nuova pianta ospite, la quercia di montagna della Cantabria (Quercus orocantabrica) che è stata infettata in Portogallo, ma per la prima volta sono state anche riscontrate infezioni naturali del ceppo della malattia di Pierce, un ceppo di Xylella fastidiosa che causa malattie nei vigneti del Nord America, nelle uve, nelle mandorle e in altre piante della Puglia. Intanto, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha lanciato un piano da 30 milioni per sostenere il rilancio dell’olivicoltura in Puglia, prevedendo fondi per il reimpianto di ulivi resistenti, aiuti agli agricoltori e incentivi per la riconversione delle colture nelle aree colpite. Nei giorni scorsi, inoltre, si è riunito al Ministero dell’Agricoltura a Roma, il tavolo sulla Xylella che ha dato il via al percorso per il secondo piano pluriennale per la rigenerazione del patrimonio olivicolo pugliese compromesso dalla Xylella, ma con una strategia condiva tra Ministeri dell’Agricoltura, dell’Ambiente, del Turismo, dello Sviluppo Economico, della Salute, oltre che della Ricerca e al commissario per l’acqua. “Stiamo finalmente di fronte a una svolta. Per la prima volta – ha dichiarato il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida – abbiamo riunito tutti gli attori della filiera, che hanno sensibilità sia come operatori sia come soggetti politici, rispetto a un problema che è al tempo stesso un’emergenza, a causa della costante espansione della Xylella, e una questione consolidata, che non va affrontata con logiche emergenziali, ma con interventi strutturali”. “Sono sicuro – ha aggiunto Lollobrigida – che, con la collaborazione di tutte le parti coinvolte, riusciremo a realizzare gli interventi necessari per rispondere concretamente a questo problema”.
3) Raddoppiano i prezzi di burro e uova: Più 25% per i prezzi all’ingrosso delle uova e +48% per il burro. Stabili, invece, i prezzi della farina. Sono alcuni dei dati raccolti da BMTI, la Borsa Telematica che, in occasione delle tradizionali festività di Carnevale, ha condotto un’analisi sulle principali materie prime utilizzate nell’industria dolciaria. I dati mostrano come le uova abbiano registrato un notevole aumento a partire da settembre 2024, con una crescita che ha interrotto la sua corsa solo a gennaio. Nelle prime due settimane di febbraio, il prezzo delle uova degli allevamenti a terra di taglia L ha raggiunto i 2,25 euro/kg. Il mercato, ricordiamo, sta risentendo del diffondersi dell’influenza aviaria che ha colpito nel 2024 e nei mesi recenti diversi allevamenti in Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna, comportando l’abbattimento di galline ovaiole e, conseguentemente, una minore disponibilità di uova. In aumento anche il prezzo del latte fresco, munto in stalla che raggiunge i 54,91 euro/kg a fine anno, valore confermato anche a gennaio 2025. Una crescita dovuta in parte, dall’aumento della domanda estera che sta sostenendo soprattutto i prezzi dei formaggi stagionati, in particolare Parmigiano Reggiano e Grana Padano. Rallenta, infine, la crescita dei prezzi del burro pastorizzato nel 2025, a seguito del forte rialzo subito nel 2024 a causa della riduzione della produzione a livello comunitario. In particolare, a metà febbraio 2025, il prezzo di listino è sceso sui 5,33 euro/kg, livello che si mantiene ancora più alto del 48% rispetto all’anno precedente.
4) Agriturismi in salute, sono raddoppiati in Italia negli ultimi 20 anni: Aziende agrituristiche in salute in Italia: sono 280 in più nel 2023, e negli ultimi 20 anni il numero è raddoppiato, raggiungendo quota 26.129. La crescita maggiore si registra nelle regioni del centro e nelle isole, pressoché stabile è la dotazione delle strutture agrituristiche al nord. Si registra invece una lieve flessione al sud. Le regioni con la crescita più consistente sono la Sardegna, il Lazio e la Toscana. E’ quanto emerge da un report dell’Istat, secondo cui oltre il 53% delle strutture agrituristiche si localizza nelle aree collinari, il 31% in quelle montane e il 16% nelle aree di pianura. Le aziende agrituristiche che svolgono attività di ristorazione sono poco più di 13mila e, rispetto al 2022, sono in lieve crescita. Aumentano, nel 2023, le strutture dove è possibile praticare l’escursionismo e quelle che offrono corsi e servizi di fattoria didattica. Sono 4,5 milioni gli agrituristi, il 51% sono stranieri.