Tokyo 2020, colpisce il cavallo e viene espulsa dalle Olimpiadi

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Un colpo proibito al cavallo che è costato l’espulsione dalle Olimpiadi di Tokyo 2020. Durante la prova della cavallerizza tedesca Annika Schleu, il suo cavallo, Saint Boy, è nervoso e non segue le direttive della cavallerizza.

 

Il regolamento del pentathlon moderno prevede che gli atleti vengano accoppiati a cavalli estratti a sorte e ogni animale dev’essere montato da tre partecipanti alla gara.

Ogni atleta ha poi 20 minuti di tempo da trascorrere con il cavallo prima della prova di salto a ostacoli.

Vietato legare i cani alla catena: i trasgressori rischiano una sanzione fino a 2500 euro  

Sant Boy, già dalle prove mostrava una riluttanza a saltare gli ostacoli del percorso.

Fino alla prova ippica, Annika Schleu si trovava nelle prime posizioni della gara ma la frustrazione per ogni ostacolo non saltato (che comporta una penalizzazione) cominciava sempre di più ad essere evidente sul volto dell’atleta che ha iniziato a piangere e urlare la sua disapprovazione nei confronti del cavallo.

Urla che, senza il tifo proveniente dagli spalti, hanno creato un eco all’interno dello stadio.

È in quel momento che Kim Raiser, tecnico della squadra teutonica si è avvicinata al cavallo e ha sferrato un colpo sull’arto posteriore.

Come se non fosse già abbastanza, ha incitato l’atleta a fare altrettanto per domare Saint Boy.

“Colpiscilo, colpiscilo: ma fallo per davvero”, ha urlato la Raisner.

Animali, un delfino trovato alla deriva nei pressi dell’isola di Budelli. Le immagini

Gesti e parole che la Federazione tedesca e quella internazionale hanno punito con l’espulsione e che hanno sollevato un’ondata di sdegno in Germania, Paese molto sensibile ai maltrattamenti sugli animali.

La Raisner è stata inoltre allontanata e non le è stato permesso partecipare alla competizione maschile su decisione del comitato olimpico tedesco perché era la “soluzione migliore per evitare ulteriori punti interrogativi” sul tecnico.

Ma non è tutto.

Al tecnico è arrivato anche il provvedimento dell’Unione internazionale di pentathlon moderno che ha dato alla Raisner un cartellino nero.

“La sua azione è stata ritenuta una violazione delle regole di gara Uipm – si legge nella nota – che si applicano a tutte le competizioni riconosciute di Pentathlon moderno, compresi i giochi olimpici”.

 

 

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