Olimpiadi di Parigi 2024, continuano le polemiche sulla Senna inquinata dopo il vomito di un’atleta canadese di triathlon.
Non si placano le polemiche riguardo le gare di nuoto di triathlon in queste Olimpiadi di Parigi 2024. Alla fine le acque della Senna sono state giudicate balneabili nell’ultima rilevazione fatta a poche ore dalla prima gara prevista.
Il 31 luglio alle 8:00, c’è stato il primo “tuffo della discordia” della gara femminile. Poi è toccato ai colleghi uomini, alle 10.45. A giudicare dalle reazioni degli sportivi però, la Senna forse non era pronta ad accogliere i nuotatori in totale sicurezza.
Nonostante il comitato organizzatore abbia rassicurato gli atleti, in molti hanno lamentato dei problemi dopo la gara, proseguendo la scia di polemiche che dall’inizio dei Giochi ha messo in dubbio la sicurezza del fiume parigino.
A cominciare dal nuotatore azzurro Gregorio Paltrinieri, già vincitore ieri della medaglia di bronzo negli 800 metri stile libero, che il 9 agosto competerà con gli avversari nella 10 km nella Senna. “Per essere una gara olimpica avrei voluto un’organizzazione migliore. Non abbiamo mai provato il fiume, non sappiamo se è freddo e in più è sporco però siamo tutti nella stessa situazione”, ha confessato Paltrinieri lunedì.
Le perplessità espresse prima dell’ok alle gare, viste le abbondanti piogge che lo scorso fine settimana avevano alzato i livelli di inquinamento, sono continuate anche dopo le gare.
Olimpiadi di Parigi 2024, un’atleta vomita dopo la gara di triathlon
Le immagini dell’atleta canadese Tyler Mislawchuk, che dopo la competizione ha vomitato 10 volte, hanno fatto il giro del web.
“Non sono venuto qui per arrivare nella top 10 ma ho dato tutto quello che avevo. Ci ho provato, non ho rimpianti: ho vomitato 10 volte. La Senna non era pulita, ma lo rifarei”, ha spiegato l’atleta che si è posizionato nono. L’episodio accaduto all’atleta però, potrebbe anche essere il risultato del grande sforzo fatto durante la gara. Il triathlon infatti, 1,5 km di nuoto, 40 km in bicicletta e 10 km di corsa.
Manitoba’s Tyler Mislawchuk truly gave it his all in the men’s triathlon.
Ninth overall.
“I didn’t come here to come top 10 but I gave it everything I had. I went for it, I have no regrets—vomited 10 times.”
: @NickIwanyshyn / @TriMagCan pic.twitter.com/3xuQpixWL4
— Marley Dickinson (@marleydickinson) July 31, 2024
Mislawchuk non è l’unico ad aver sofferto le condizioni ambientali e la durezza della prova. Anche altri atleti si sono detti preoccupati per la situazione delle acque, come la belga Jolien Vermeylen. Dopo la gara, in cui è arrivata 29esima, la sportiva ha rivelato la sua preoccupazione: “Ho bevuto molta acqua, quindi sapremo domani se starò male o no. Ovviamente non ha il sapore di Coca-Cola o Sprite. Mentre nuotavo sotto il ponte, ho annusato e mi sono detta ‘non pensare troppo’”. Poi ha aggiunto: “La Senna è sporca da cento anni, quindi non si può dire che la sicurezza degli atleti sia una priorità”.
Dopo il triathlon spetterà alle acque libere. Le due giornate dedicate alla 10 km sono previste per l’8 e il 9 agosto. I valori da tenere sotto controllo sono sempre quelli del batterio escherichia coli che come sintomi in caso di infezione, possono dare diarrea, febbre, nausea e crampi.