Un filmato shock su un ennesimo episodio di violenza sugli animali. Identificato il minore autore del gesto.
ANSA – Sardegna, getta un gattino dal ponte e posta le immagini: sdegno sui social. Accade a Lanusei, in Ogliastra: il ragazzino sardo denunciato.
Ma dov’è finita l’umanità? Come si può godere della sofferenza, fosse anche di un animale? Perché questa crudeltà pubblica? pic.twitter.com/joa4lTBu6o
— Antonio (@PrestigeAnto) July 7, 2024
Un ragazzo che prende in mano un gattino nero e lo lancia da un ponte, oltre il guard rail. Sono queste le immagini scioccanti diffuse in un video da un amico che ha ripreso la scena con il telefonino. È in Sardegna a Lanusei, in Ogliastra, comune della Sardegna.
A denunciare il gesto, avvenuto alcune settimane fa, sono state alcune associazioni animaliste della zona, che hanno intercettato in alcune chat il filmato diventato virale negli ultimi giorni.’
L’autore del gesto è stato identificato grazie ai fotogrammi che lo ritraggono con il cucciolo tra le mani. Per lui si potrebbe configurare il reato di maltrattamento di animali che prevede la reclusione da tre a diciotto mesi o la multa da 5 a 30mila euro, con una pena aumentata nel caso di morte dell’animale. Per gli altri due potrebbero concorrere nel reato con la stessa imputazione.
“Ancora una volta sono i giovani a rendersi protagonisti di crudeltà inenarrabili nei confronti degli animali. – commenta la presidente della Lida di Olbis, Cosetta Prontu – Gli autori di atti come questi sono figli di una cultura retrograda, secondo cui la vita di un animale vale meno di niente, che scaricano le proprie insoddisfazioni sui più deboli, probabilmente alla ricerca di gratificazioni che non sono capaci di trovare in una professione o in un percorso di studi. O semplicemente per avere successo sui social“.
“Da animalista, madre e presidente della commissione per l’Infanzia e l’adolescenza non posso neanche pensare possibile che un ragazzino si sia fatto riprendere mentre, orgoglioso, lancia un gattino da un ponte, tra le risate e il divertimento dei due amici che erano con lui. – afferma l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente – Con la nostra Leidaa abbiamo presentato denuncia alle autorità competenti perché si arrivi al più presto a un regolare procedimento penale, nel quale ci costituiremo parte civile. Un’azione indispensabile, ma non sufficiente. Dobbiamo intensificare azioni educative e approvare al più presto due proposte di legge che ho presentato alla Camera: la prima per inserire gli animali nello stato di famiglia, per dare loro il giusto riconoscimento sociale, la seconda per inasprire le pene per chi li maltratta e uccide. Solo così potremo porre un argine legale a questi atti di terribile e ingiustificata violenza“.