L’Ocse ha diffuso i dati della nuova indagine sulle competenze degli adulti di età compresa tra i 16 e i 65 anni. In Italia oltre un terzo degli adulti analfabeta funzionale
I dati Ocse parlano chiaro: in Italia oltre un terzo degli adulti è analfabeta funzionale. L’indagine sulle competenze degli adulti è realizzata nell’ambito del Programma dell’Ocse per la valutazione internazionale delle competenze degli adulti (Programme for the International Assessment of Adult Competencies, PIAAC). Lo studio è stato condotto nel 2023 e ha coinvolto 31 Paesi del mondo, in Italia è stato realizzato dall’INAPP su incarico del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
L’indagine PIAAC-OCSE sulle competenze degli adulti
Come si legge dal report finale dell’indagine in un mondo di rapido progresso tecnologico, di transizione verso zero emissioni nette e cambiamenti demografici, la capacità degli adulti di prosperare dipende sempre di più dalle loro competenze di base. Le competenze di elaborazione delle informazioni (alfabetizzazione, calcolo e risoluzione adattiva dei problemi) stanno diventando essenziali per gli individui per navigare queste profonde trasformazioni. Il sondaggio ha valutato le competenze di alfabetizzazione, calcolo e risoluzione dei problemi di circa 160.000 adulti di età compresa tra 16 e 65 anni provenienti da 31 paesi ed economie, che rappresentano 673 milioni di persone.
La situazione degli adulti italiani
I dati rilevano che, negli ultimi dieci anni, solo Finlandia e Danimarca hanno visto miglioramenti significativi nelle competenze di alfabetizzazione degli adulti, mentre altri paesi ed economie partecipanti hanno sperimentato stagnazione o declino. L’Italia fa parte degli undici paesi che hanno costantemente prestazioni inferiori alla media Ocse in tutte le competenze. Nel nostro paese gli adulti di età compresa tra 16 e 65 anni hanno ottenuto in media 245 punti nei test di lettura e comprensione del testo (9 punti sotto la media Ocse), 244 punti in matematica (11 meno della media) e 231 punti in problem solving (sotto di 15 punti rispetto alla media).
Italiani analfabeti funzionali
Nella “literacy”, ossia la lettura e la comprensione di un testo scritto, il 35% degli adulti italiani ha ottenuto un punteggio pari o inferiore al livello 1 e rientra quindi nella categoria degli analfabeti funzionali. La media Ocse si attesta invece al 26%. Peggio dell’Italia si trovano solamente Israele, Lituania, Polonia, Portogallo e Cile. Ma che cos’è un analfabeta funzionale? Secondo la definizione data dall’Unesco è una persona incapace di comprendere, valutare, usare e farsi coinvolgere da testi scritti per intervenire attivamente nella società, per raggiungere i propri obiettivi e per sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità.
Matematica e problem solving
La situazione non è migliore guardando alle competenze di matematica e problem solving: il 35% degli adulti italiani ha ottenuto un punteggio pari o inferiore al livello 1, ossia sono in grado di effettuare calcoli basilari e analizzare tabelle o grafici, ma sono in difficoltà con calcoli più complessi come percentuali o proporzioni. Nel problem solving otteniamo il punteggio più basso registrato nelle tre categorie e peggio di noi fanno solo Lituania, Polonia e Cile.
Le differenze interne in Italia
Analizzando i dati Ocse, tuttavia, emergono delle evidenti differenze territoriali, di età e di genere nel nostro paese. Gli abitanti del Nord e del Centro d’Italia raggiungono punteggi pari a quelli della media Ocse, mentre il Sud ha valori sempre inferiori alla media italiana. Gli adulti di 55-65 anni mostrano valori di competenza più bassi, al contrario dei giovani di 16-24 anni, che costituiscono uno dei migliori risultati dell’Italia. Infine c’è la differenza di genere: nelle capacità di comprensione e utilizzo di informazioni matematiche e numeriche le donne sono ancora lontane dagli uomini.
Investire sull’istruzione e nelle discipline STEM
Di fronte al quadro dipinto dall’Ocse si rende necessario un maggiore investimento nell’istruzione. D’altronde nel nostro Paese solo il 20% delle persone di 25-65 anni possiede un livello di istruzione pari o superiore alla laurea e ben circa il 38% ha un titolo di studio inferiore al diploma. A questo si aggiunge che le donne sono meno competenti nelle discipline STEM e poche donne possiedono titoli di studio in queste discipline, segnando ancora una netta disparità di genere.