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PFAS, dal 2026 la Nuova Zelanda li vieterà nei cosmetici

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La Nuova Zelanda mette al bando i PFAS nei cosmetici. È il primo Paese a vietarne l’uso per proteggere salute e ambiente.

Dall’Oceano Pacifico arriva una buona notizia sui PFAS. La Nuova Zelanda, a partire dal 2026, vieterà l’uso delle sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche nei cosmetici. È il primo Paese a farlo.

Il motivo del divieto è la protezione della salute e dell’ambiente, ha spiegato l’Autorità per la Protezione dell’Ambiente (EPA). I PFAS in cosmesi vengono aggiunti nei prodotti per levigare la pelle, per farli durare di più, per renderli resistenti all’acqua e spalmabili.

I forever chemicals si trovano davvero ovunque. Sono stati rilevati nell’acqua potabile, nel Teflon delle padelle, nella schiuma del mare, persino nel sangue umano. Recenti studi hanno confermano gli effetti nocivi di queste sostanze – oltre 14.000 – sulla salute umana e sull’ambiente. I PFAS sono interferenti endocrini e di recente l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) delle Nazioni Unite ha dichiarato che sono cancerogeni per l’uomo.

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“Cosa si attende?”, domanda ricordando che i PFAS presenti in alcuni prodotti cosmetici “costituiscono una minaccia per la salute di chi ne fa uso. Attraverso il contatto con la pelle, rischiano di essere assorbiti dal nostro organismo, sottoponendolo a tutte quelle conseguenze gravi che derivano dalla presenza di PFAS nei nostri organi. Prodotti che vengono applicati intorno agli occhi e alla bocca, come mascara e rossetto, con l’assorbimento attraverso la pelle o nel dotto lacrimale, si accumulano dentro l’organismo, anche per inalazione o ingestione”.

Guarda spiega anche che, “a causa delle lacune nella legislazione di alcuni Paesi, non tutte le case produttrici segnalano la presenza di PFAS nella lista degli ingredienti dei cosmetici. Tutto ciò incrementa i rischi per la nostra salute e per l’ambiente, visto che la contaminazione da PFAS costituisce una minaccia duratura dal punto di vista ambientale”.