Home Energia Caro bollette, rischio nuova stangata. Il governo studia nuove misure

Caro bollette, rischio nuova stangata. Il governo studia nuove misure

Caro bollette, rischio nuova stangata. Il governo studia nuove misure

Il 31 marzo scadranno le misure anti-rincari previsti dalla scorsa legge di bilancio. Per evitare nuove stangate in bolletta il governo sta studiando nuove misure urgenti da approvare la prossima settimana

Caro-bollette 2.0. Dopo le stangate dello scorso anno, lo spettro del caro energia torna a farsi sentire. Questa volta, però, non è colpa dell’aumento del costo del gas naturale sui mercati internazionali – sceso inesorabilmente a livelli pre-crisi dopo l’introduzione del price cap – ma di una scadenza burocratica e delle scelte del governo Meloni.

A fine mese, infatti, termineranno le misure previste dalla scorsa legge di bilancio. Senza un nuovo intervento dell’esecutivo famiglie e imprese italiane si ritroveranno nuovi rincari nelle bollette di gas e luce.

Governo al lavoro contro un nuovo caro bollette

Il governo Meloni sta lavorando a una misura che possa neutralizzare gli aumenti in bolletta per le famiglie più bisognose ma deve, allo stesso tempo, fare i conti con i problemi di bilancio.

Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, rispondendo a una interrogazione durante un question time al Senato, ha spiegato che “le misure allo studio devono tenere conto delle risorse attualmente disponibili e avranno una durata temporale differenziata, anche in attesa del nuovo quadro economico che emergerà dal Def (che arriverà ad aprile, ndr) e “del perfezionamento del dibattito relativo al RePowerEu e al Pnrr”.

L’obiettivo è approvare un decreto urgente in Consiglio dei Ministri già la prossima settimana. Ma sul contenuto ci sono ancora molti dubbi.

Cosa conterrà il decreto urgente contro il caro bollette

Sempre il ministro Giorgetti ha fatto sapere che il governo sta pensando all’introduzione di un “bonus sociale elettricità e gas per i nuclei familiari in condizioni di disagio economico o fisico con Isee fino a 15mila euro”. 

Inoltre, “è allo studio una misura che decorrerà dal 1 ottobre, con l’inizio dell’anno termico, e che consisterà in un contributo a compensazione delle spese di riscaldamento: sarà erogato tramite la bolletta elettrica” e non avrà limiti di reddito.

Infine, sempre secondo quanto fatto sapere dal ministro Giorgetti, ci sarà la conferma “anche per il secondo trimestre 2023 della riduzione al 5% dell’aliquota Iva sul gas metano ad uso civile e industriale” rispetto al 10 o al 22%, in base alla tipologia del cliente.