Dalla fissione alla fusione, l’energia atomica in Italia non sembra più un tabù. Ma come svilupparla? La parola agli esperti.
La sfida del nucleare sostenibile viene raccolta dall’Enea, che affronta l’argomento nel proprio magazine scientifico ‘Energia, Ambiente, Innovazione’. Anche attraverso interviste a grandi esperti del settore e ad autorità scientifiche e politiche, l’Enea cerca di approfondire entrambe le tecnologie disponibili, la fissione e soprattutto la fusione, che sarà indubbiamente quella che fornirà l’energia atomica del futuro.
Il magazine scientifico dell’Enea ha intervistato, tra gli altri, Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica che sin dal suo insediamento ha manifestato di voler tornare a parlare di nucleare senza preconcetti e di voler puntare tutto soprattutto sui piccoli reattori modulari.
La strada per l’approdo a un nucleare davvero sostenibile è ancora molto lunga, ma Gilberto Dialuce, presidente dell’Enea, è convinto che il nucleare avanzato da fissione, tecnologia meno innovativa ma disponibile in meno tempo, debba essere inserito in un mix di fonti costituito da rinnovabili, idrogeno ed efficienza energetica.
Interessante anche l’intervista a Pietro Barabaschi, l’italiano che da oltre un anno dirige ITER, il grande progetto internazionale che punta a realizzare un reattore a fusione sperimentale. Barabaschi ha spiegato che in Italia sarà complesso ripartire per via dello smantellamento dell’industria capace di costruire reattori nucleari, ma che il nostro Paese non ripartirà da zero.
Un’altra figura di spicco intervistata dall’Enea è il professor Massimo Garribba, che coordina le politiche dell’Euratom per conto della Commissione europea, e che sottolinea come il nucleare sia una fonte a bassa emissione di carbonio, necessaria per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Tra gli altri personaggi importanti che hanno fornito il loro contributo c’è anche il professor Marco Enrico Ricotti, docente di Impianti nucleari al Politecnico di Milano.
Tutti gli interventi, a livello politico e scientifico, sono disponibili anche online sul sito del magazine dell’Enea.