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Nubifragi ed esondazioni, si cercano ancora due dispersi

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Le speranze di ritrovare in vita i due uomini dispersi in Liguria e Sardegna sono ormai vane, ma le ricerche proseguono con un ingente dispiegamento di uomini e mezzi, anche nelle zone più impervie.

Il meteo è in lento ma graduale miglioramento nelle ultime ore, ma l’ondata di perturbazioni che ha colpito l’Italia per tutta la scorsa settimana ha lasciato un segno profondo e lo dimostra la situazione nelle aree più colpite. Un po’ in tutte le Regioni, i nubifragi e le esondazioni hanno devastato i territori, causando danni e disagi di grandi proporzioni a tutta la popolazione. Nello scorso weekend, tuttavia, le zone più colpite, con precipitazioni assolutamente fuori dalla norma, sono state la Sardegna e il Nord-Ovest. In due delle Regioni maggiormente interessate dal meteo estremo, la Liguria e la Sardegna, si cercano ancora due uomini dispersi.

Ad Arenzano (Genova) l’esondazione di un torrente, nella serata di venerdì 25 ottobre, ha travolto tre auto parcheggiate in strada, ma anche Davide Violin, ristoratore 62enne originario della Lombardia ma residente nella zona. Si trovava a piedi e forse in quel momento era uscito di casa per monitorare la piena. Drammatica anche la situazione in Sardegna, dove nella notte tra sabato e domenica l’esondazione di un torrente ha travolto il fuoristrada su cui il 40enne Davide Manca viaggiava con degli amici nella zona di Monte Arcosu. Sono riusciti tutti a mettersi in salvo, mentre di Davide si sono perse le tracce.

Con il passare delle ore, le speranze di ritrovarli vivi si sono affievolite. Si continua però a cercare i loro corpi, con ingenti dispiegamenti di uomini e mezzi. L’autunno di quest’anno, caratterizzato da fenomeni meteorologici e in particolare da piogge assolutamente eccezionali, sta devastando gran parte d’Italia, dove a fare il resto concorrono il dissesto idrogeologico, il consumo di suolo e la mancata manutenzione. Interi centri abitati sono rimasti isolati dalle frane o completamente allagati, mentre i danni alle infrastrutture sono ingentissimi: diversi anche i ponti crollati e le reti ferroviarie interrotte.

In alcune delle zone più colpite di Liguria e Sardegna, per dare un’idea di quanto accaduto, le precipitazioni nel giro di poche ore sono state equivalenti a quelle che normalmente avvengono in diversi mesi. Nel Campidano, addirittura, in una sola notte, quella tra sabato e domenica, è caduta la stessa quantità di acqua che mediamente è prevista nel giro di un anno. Un quadro costantemente più preoccupante, che dimostra come gli effetti del cambiamento climatico siano sempre più devastanti e in grado di rendere sempre più difficili azioni di adattamento, in primis, oltre alla loro mitigazione.

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