Norcia e la Civitas Appenninica candidate a Capitale Europea Cultura 2033

Norcia e la Civitas Appenninica candidate a Capitale Europea Cultura 2033

Tabella dei Contenuti

Norcia (Pg) e la Civitas appenninica hanno ufficializzato la candidatura a Capitale europea della cultura 2033. Nel progetto è coinvolto un territorio che si estende tra Umbria, Abruzzo e Marche e Lazio che fa della ricostruzione e dell’ innovazione i suoi assi portanti. La cultura può essere il motore per lo sviluppo di questa area profondamente colpita dal sisma del 2016.

Norcia (Pg) e la Civitas appenninica hanno lanciato la loro candidatura a Capitale europea della cultura 2033.

L’ufficializzazione è avvenuta nell’ambito della 61esima edizione di Nero Norcia, durante un incontro a cui hanno partecipato molti rappresentanti delle istituzioni e dei soggetti coinvolti che hanno sottoscritto il manifesto a sostegno della candidatura.

La candidatura ‘Norcia e la Civitas appenninica: terra di cambiamento, crocevia di tradizioni e innovazione’ parte dalla realtà di un territorio che ha saputo rialzarsi dopo la devastazione del terremoto del 2016 ed è accompagnata da un forte impegno collettivo: ne sono sostenitori cittadini, istituzioni, nove università in sinergia con realtà imprenditoriali locali, centri di ricerca e studio del territorio, con l’obiettivo di sviluppo di una prospettiva interregionale di crescita, sostenibilità, sicurezza e connettività.

Norcia e la Civitas Appenninica candidate a Capitale Europea Cultura 2033, foto pubblico

Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Norcia, Giuliano Boccanera, quello di Ascoli Piceno, che è anche presidente Anci Marche, Marco Fioravanti, l’europarlamentare Camilla Laureti, il commissario straordinario alla ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli, il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno Emanuele Prisco, la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti ed il direttore artistico del progetto di candidatura, Maurizio Cecconi.

“L’idea – ha sottolineato il direttore artistico Maurizio Cecconi nasce da una scelta dell’Europa che sancisce che è possibile diventare capitale culturale di questo continente anche non essendo una grande città storica”.

“Diventare capitale europea della cultura – ha spiegato Maurizio Cecconi significa per una città avere la grande opportunità di potersi trasformare, poter cambiare. Di fronte a queste scelte che portarono, ad esempio, a diventare Matera capitale della cultura, una città della Basilicata, ma non certo Venezia o Firenze, si è capito che i comuni del cratere del terremoto, la Civitas Appenninica e le tre regioni, (Abruzzo, Marche e Umbria) con Norcia come punto di riferimento, potevano pensare di avere una grande occasione”.

“Avevano già messo la testa bassa nel lavoro – ha ricordato Cecconi – nella fatica per cambiare, ricostruire e adesso potevano rialzare la testa e avere questa dimensione di civitas, cioè di cittadinanza culturale, che serve tanto per poter aspirare a un futuro nuovo”.

“Gli elementi culturali – ha aggiunto Maurizio Cecconisono quelli che vanno messi nella progettazione, cioè dalla salvaguardia dei beni, al modo in cui, per esempio, un grande museo può diventare un museo antisismico con le esperienze fatte all’Aquila, per continuare con la catalogazione, con la capacità di trovare nel rapporto tra cultura e agricoltura un elemento di futuro e di trasformazione”.

“Si tratta – ha evidenziato ancora Cecconidi mettere insieme le varie valenze del territorio. Il territorio contiene questo, contiene l‘uomo e la realizzazione artistica che l’uomo fa, la dimensione della cultura che pone”.

Alle parole del direttore artistico Maurizio Cecconi sono seguite quelle della governatrice dell’Umbria, Stefania Proietti.

“La cultura ha detto Stefania Proiettiè una grandissima leva di sviluppo perché all’interno di questo Dna ‘davvero vero’, perché su questo si fonda un popolo, si può ritrovare poi anche tutto lo sviluppo economico, lo sviluppo che riporta anche sviluppo demografico e voglia di abitare questi luoghi. È la prima leva in assoluto sulla quale noi possiamo puntare”.

“È davvero una grande occasione questo manifesto – ha ribadito la presidente Stefania Proietti – perché, invito tutti i nostri cittadini, anche coloro che ci vedono da fuori, non guardiamo al 2033, si parte adesso e si lavora adesso insieme e quindi la capitale della cultura parte già adesso con la Civitas Apenninica” .

La Civitas appenninica è formata da 138 comuni di Abruzzo, Marche, Umbria e anche 15 del Lazio che fanno parte del cratere del sisma del 2016.

Pubblicità
Articoli Correlati