Secondo le ultime stime della Coldiretti, è salito da 100 a 120 miliardi il valore del falso Made in Italy agroalimentare nel mondo.
Servizio a cura di Manuela Murgia
In testa alla classifica dei prodotti più contraffatti ci sono i formaggi, così come clonati sono anche i nostri salumi più prestigiosi. Oltre due prodotti agroalimentari su tre, con tanto di tricolore sull’etichetta, sono falsi e senza alcun legame produttivo ed occupazionale con il nostro Paese.
Per rilanciare l’impegno a difendere agricoltura e agroalimentare italiani, simboli di qualità ed eccellenza dei territori, Fondazione UniVerde, Federazione Italiana Cuochi – FIC, in collaborazione con Coldiretti Lazio, hanno promosso l’evento “Agricoltura e Made in Italy. Agroaperitivo e campagna #NoFakeFood con prodotti agroalimentari tradizionali” che si è svolto oggi a Roma presso La Serra del Palazzo Esposizioni.
Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione UniVerde e promotore campagna #NoFakeFood): “Agropirateria e Italian sounding sono fenomeni diffusi che sottraggono miliardi di euro al nostro export, con quantitativi di cibi contraffatti che superano in valore quello degli originali. Si tratta non solo di tutelare la qualità e l’immagine del nostro Paese, ma anche la genuinità del prodotto italiano nel mondo dall’immissione sul mercato di cibi che di italiano non hanno nulla. È una concorrenza sleale nei confronti di imprenditori seri che sottrae importanti quote di mercato al vero Made in Italy, risorse e opportunità di lavoro all’Italia, in un momento di particolare difficoltà per le nostre aziende. Ecco perché occorre investire sulla diffusione di tutte le tecnologie che garantiscono tracciabilità e sicurezza”.
Alessandro Circiello (Portavoce Federazione Italiana Cuochi – FIC): “Sarebbe utile creare un Ministero per la tutela e il sostegno al Made in Italy che difenda e valorizzi tutto ciò che è fatto in Italia, con mano d’opera italiana, che accorpi in un unico dicastero tutte quelle deleghe attualmente sparse in più realtà istituzionali che troppo spesso non sono in sinergia tra di loro”.
Gian Marco Centinaio (Sottosegretario al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali): “Il contrasto al falso Made in Italy agroalimentare deve essere una priorità. L’Italian sounding sottrae ogni anno all’economia del Paese decine e decine di miliardi di euro con un giro d’affari che è il doppio delle esportazioni. Di recente ci siamo opposti a tentativi di imitazione anche in ambito europeo, per tutelare e difendere tutti i prodotti di qualità che sono legati in modo unico a territori e tradizioni, e nulla hanno a che vedere con l’italian food. Una concorrenza sleale che penalizza le nostre imprese che negli anni hanno lavorato e investito per rendere i prodotti italiani delle eccellenze conosciute e apprezzate in tutto il mondo”.
David Granieri (Presidente Coldiretti Lazio): “Dobbiamo proteggere le produzioni agricole tipiche del Made in Italy e le nostre eccellenze Made in Lazio. La nostra regione conta circa 430 specialità tradizionali (PAT), 16 DOP, 11 IGP, 1 STG e 36 vini a denominazione d’origine, che tramandano la storia e la tradizione del nostro territorio. Il momento storico che stiamo vivendo rischia di trascinare nel baratro anche la Dieta Mediterranea, che ha garantito benessere, salute, lavoro e ha sostenuto all’estero il cibo Made in Italy. È importante quindi difendere quegli spazi di autonomia e sovranità alimentare che fino a oggi le imprese agricole italiane sono riuscite a tutelare per il bene del Paese”.
Cinzia Gagliardi (Comandante Regione Carabinieri Forestale Lazio): “Oggi, in tempi di produzioni alimentari globalizzate, dove il cibo assume sempre più un valore economico ragguardevole, vigilare sull’origine e sulla provenienza della materia prima locale diventa imperativo. Come Carabinieri Forestali siamo schierati in prima linea su questo fronte. La nostra attività di sicurezza agroalimentare e agroambientale si svolge proprio sui territori dove nascono i valori autentici del cibo di eccellenza nazionale, garanzia di salute per il consumatore, di salubrità dell’ambiente e di integrità territoriale”.
All’evento sono inoltre intervenuti il Col. Giuseppe Lopez, Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Roma, e la prof.ssa Monica Germani, Biologa nutrizionista, che ha sottolineato l’importanza della buona alimentazione per uno stile di vita sano. A livello mondiale, l’Italia primeggia nell’esportazione di cibi tipici della dieta mediterranea: per questo è importante sostenere i prodotti e i piatti che rappresentano il made in Italy nel mondo, che raccontano territori, cultura, valori, gusti.