Maxi multa per Nestlé Waters, due milioni di euro per l'imbroglio delle acque minerali

Maxi multa per Nestlé Waters, 2 milioni di euro per l’imbroglio delle acque minerali

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Scandalo delle acque in bottiglia, Nestlé Waters “se la cava” con una multa da 2 milioni di euro. Gli ambientalisti però, non ci stanno: “Decisione scandalosa”.

Maxi multa per Nestlé Waters. Il colosso dovrà pagare 2 milioni di euro dopo aver raggiunto un accordo giudiziario di interesse pubblico (CJIP) con la procura di Epinal, in Francia.

“Il più grande accordo ambientale firmato finora in Francia”, ha dichiarato il procuratore di Epinal, Frédéric Nahon. Il colosso, che possiede i marchi Vittel, Perrier, Contrex, Hépar e San Pellegrino dovrà pagare la sanzione entro tre mesi. Inoltre, Nestlé si è impegnata a “riparare l’impatto ecologico attuando un ambizioso piano di rinaturalizzazione e ripristino” di due fiumi, il Petit-Vair e il Vair, e a ripristinare le zone umide nelle aree di Vittel e Contrexéville. L’azienda pagherà inoltre un risarcimento di 516.800 euro a diverse associazioni ambientaliste.

I motivi dell’indagine, che ha portato poi alla conclusione del CJIP, sono due: il primo riguarda le trivellazioni non autorizzate, il secondo la truffa sull’acqua minerale denunciata da Foodwatch e dall’inchiesta di Le Monde e Radio France.

L’inchiesta condotta lo scorso luglio ha rivelato che circa il 30% dei marchi di acqua francesi utilizza dei metodi di depurazione non consentiti dalla normativa per disinfettare le acque minerali in bottiglia. E senza informare i consumatori.

Nello specifico, Nestlé ha utilizzato filtri a carbone attivo e raggi ultravioletti per il trattamento delle acque Perrier e Vittel.

Vista la collaborazione con le autorità giudiziarie e amministrative e l’interruzione dei trattamenti non autorizzati e delle irregolarità riscontrate, la procura di Epinal ha proposto una soluzione per regolarizzare la situazione nel più breve tempo possibile.

Nestlé Waters, da parte sua, ha sottolineato che “questo accordo sottolinea che, in base alle indagini svolte, i pozzi sfruttati nel bacino dei Vosgi sono stati regolarizzati nel 2019, che non è stato deplorato alcun danno alla salute pubblica e che i trattamenti effettuati in passato sull’acqua raccolta non hanno in alcun modo alterato la composizione minerale dell’acqua commercializzata”.

Nestlé Waters, maxi multa per trivellazioni e frode sulle acque. Ambientalisti: “Decisione scandalosa”

Se per il colosso svizzero basta pagare e promettere una compensazione dell’impatto ecologico causato, non sono dello stesso avviso le associazioni ambientaliste.

Ingrid Kragl, esperta di frodi presso Foodwatch, ha dichiarato nel comunicato: “Si tratta di una decisione scandalosa che invia un pessimo messaggio sul clima di impunità: Nestlé Waters può ingannare per anni i consumatori di tutto il mondo e farla franca semplicemente tirando fuori il libretto degli assegni. Considerata la gravità e l’entità dei fatti, le numerose violazioni del codice della sanità pubblica e del codice del consumo, è inaccettabile che questa colossale frode venga nascosta sotto il tappeto”.

 

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