NERONE S.P.A., il libro inchiesta sull’inceneritore di Roma

“Un impianto di cui la città non avrebbe assolutamente bisogno, ma che il sindaco ha deciso di realizzare”, Massimiliano Coppola, autore del libro inchiesta Nerone S.P.A.

Venerdì 24 gennaio la Sala del Carroccio a Roma ha registrato il tutto esaurito in occasione della presentazione di “Nerone S.P.A.” di Massimiliano Coppola, il primo libro in Italia che affronta a 360 gradi il tema dell’incenerimento dei rifiuti.

L’autore, partendo dall’esperienza romana, ha condotto un’analisi approfondita e senza sconti sul sistema dell’incenerimento dei rifiuti che rappresenta una delle questioni ambientali più controverse, svelando i meccanismi nascosti dietro la realizzazione di questi impianti e denunciato le dinamiche che spesso sfuggono all’opinione pubblica, smontando i luoghi comuni, attraverso un fact-checking rigoroso sulle dinamiche che coinvolgono amministrazioni, multinazionali e media.

“Un libro che vuole ripercorrere tutte le tappe fondamentali da quando il sindaco di Roma ha deciso di realizzare l’inceneritore a Santa Palomba.spiega a TeleAmbiente l’autore Massimiliano CoppolaUn libro che racconta le problematiche non solo di natura ambientale per questo tipo di impiantistica, ma anche di quello che è successo da quando è stato deciso di realizzarlo, diritti calepestati dei cittadini, la realizzazione di un impianto in un’area in degrado di Roma. Un impianto di cui la città non avrebbe assolutamente bisogno, ma che il sindaco ha deciso di realizzare”. 

 

 

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Una delle problematiche sono i rifiuti indifferenziati che per il sindaco Roberto Gualtieri andrebbero direttamente nell’inceneritore. Questo va contro quelle che sono le delibere dell’UE e dell’idea di economia circolare? “Assolutamente. Il sindaco spaccia questo impianto come un recupero di materiali. – afferma Coppola –  L’Italia è uno dei paesi leader nel riciclo e nel riutilizzo delle materie prime seconde. Sarebbe più corretto prima cercare di recuperare i materiali col riciclo, e poi, eventualmente, poter discutere su quello che avanza. Invece, siamo partiti dalla fine, realizzare un impianto da 600mila tonnellate, non si sa per quale calcolo, e poi si vedrà”.

Presente all’evento, Virginia Raggi, già sindaca di Roma, che si è complimentata con l’autore per il suo coraggio e il grande lavoro compiuto.

All’evento hanno preso parte anche Daniele Diaco, Vice Presidente Commissione Ambiente Roma Capitale e Linda Meleo, Vice Presidente Commissione Mobilità Roma Capitale.

Il dibattito, moderato da Stefano Zago (Direttore TeleAmbiente) e Andrea Pranovi (Radio Roma Capitale), ha offerto un’analisi articolata e trasparente, stimolando molte domande dal pubblico sulle politiche ambientali e sulla gestione dei rifiuti.

Un’inchiesta coraggiosa

Nerone S.P.A. (Soldi, Potere & Affari), partendo dall’esperienza romana, conduce un’analisi approfondita e senza sconti sul sistema dell’incenerimento dei rifiuti che rappresenta, oggi, una delle questioni ambientali più controverse. Il libro si propone come strumento di conoscenza e dibattito, svelando i meccanismi nascosti dietro la realizzazione di questi impianti e denunciando le dinamiche che spesso sfuggono all’opinione pubblica.

L’indagine condotta da Coppola smonta i luoghi comuni e offre un fact-checking rigoroso sulle dinamiche che coinvolgono amministrazioni, multinazionali e media, utilizzando un linguaggio semplice, comprensibile anche a chi non è un esperto della materia ed esempi concreti ed oggettivi.

Coppola “Mi sono posto la domanda: i cosiddetti termovalorizzatori sono realmente la soluzione al problema dei rifiuti o sono solamente un grande bluff? Con Nerone S.P.A. cerco di dare una risposta al quesito attraverso esperienze reali raccolte in Italia e all’estero. Il libro è un manifesto di trasparenza che invita lettori, istituzioni e media a una riflessione profonda su scelte che possono influenzare la vita di migliaia di persone per decine e decine di anni”.

Termovalorizzatore di Roma, cosa dobbiamo sapere

Il termavalorizzatore di Roma è quanto mai divisivo e lo dimostrano anche le proteste di associazioni ambientaliste e dei residenti nelle zone circostanti Santa Palomba. Una località di confine tra vari Comuni: non solo Roma, ma anche Ardea, Albano e Pomezia.