“In Italia la maggior parte dei boschi non ha una gestione attiva, quindi è abbandonato e questo provoca incendi”, Antonio Brunori, Segretario generale PEFC Italia.
I boschi producono ossigeno, garantiscono l’equilibrio idrogeologico e immagazzinano grandi quantità C02 che, però, viene rilasciata in caso di incendio.
Crisi climatica, incuria, siccità e la presenza dell’uomo costituiscono dei fattori di rischio sempre più importanti in tutta Italia. Una corretta gestione dei boschi si incrocia con la prevenzione degli incendi. Si diffondono anche nel nostro Paese i boschi sostenibili che puntano sulla discontinuità orizzontale ovvero i gruppi di alberi vengono fatti crescere a distanza di sicurezza e discontinuità verticale per cui gli alberi non hanno tutti la stessa altezza, il che rende più difficile che il fuoco si propaghi. Inoltre, vengono creati dei corridoi di accessibilità all’interno del bosco per permettere ai mezzi antincendio di operare dall’interno del bosco.
Il PEFC Italia, Programme for Endorsement of Forest Certification schemes, rilascia certificazioni di sostenibilità forestali e certifica come questi boschi abbiano un rischio fino a 9 volte minore di subire un incendio rispetto alle aree non certificate. In Val di Susa, dopo il devastante incendio di Mompantero, che vide bruciare 4mila ettari di bosco, un’importante area è stata sottoposta a gestione in collaborazione con l’ente certificatore.
Antonio Brunori, Segretario generale PEFC Italia, ha dichiarato a TeleAmbiente: “In Italia la maggior parte dei boschi non ha una gestione attiva, quindi è abbandonato e questo provoca incendi, frane e altri disastri che potrebbero essere prevenuti se ci fosse una gestione attiva. Se un bosco è attivamente mantenuto e quindi levata la biomassa legnosa in eccedenza, creati dei diradamenti, piste antincendio protette dalle frane e da troppa acqua, a questo punto noi avremo una risorsa che è anche utile per i suoi servizi ecosistemici.”
Brunori ha poi ribadito la necessità di tagliare alcuni alberi per poter gestire al meglio i boschi: “La gestione attiva di un bosco è assunzione di responsabilità quindi un proprietario o un gestore crea le condizioni affinché il bosco stia bene e offra i propri servizi alla popolazione. Per fare questo, in alcune situazioni, bisogna tagliare gli alberi ma questo non è finalizzato ad avere il legno, è finalizzato a creare una situazione di tutela.”