Si chiama Kore de Alcatraz il progetto di reinserimento lavorativo di donne che hanno subito violenza e di persone vulnerabili.
Il progetto nasce grazie all’incontro tra la Libera Repubblica di Alcatraz, una realtà dedicata alla cultura e all’impegno sociale che ha sede in Umbria, nata per volere di Jacopo Fo, figlio di Dario Fo e Franca Rame, e KORE, impresa sociale nata da Intersos che l’inclusione come missione.
All’interno della struttura di Alcatraz, tra Gubbio e Perugia, le donne (e gli eventuali figli) troveranno alloggio e potranno così seguire i corsi a loro dedicati. Le partecipanti godranno anche di un sostegno psicologico al fine di riconquistare l’autonomia.
Empowerment femminile, reinserimento lavorativo e sostenibilità economica sono i tre pilastri eretti per fornire alle donne partecipanti gli strumenti utili a costruirsi un nuovo camino. All’interno dell’azienda agricola le donne potranno ricevere una formazione sulla coltivazione di erbe officinali, olio e piccoli frutti oltre a partecipare ad un laboratorio di sartoria creato in collaborazione con quello già presente a Roma.
“Kore de Alcatraz” aspira a diventare un polo attrattivo per il terzo settore, in grado di sviluppare un modello replicabile di sostenibilità, inclusione e rispetto per l’ambiente.” Le donne saranno coinvolte in un progetto di creazione di una rete solidale con le realtà della zona compresa tra Gubbio e Perugia che riunisca i centri antiviolenza, le associazioni di supprto alle donne e tutte le associazioni che abbiano a cuore la lotta contro le discriminazioni di genere.
“Nella sua fase pilota, il progetto “Kore de Alcatraz” prevede l’inserimento di donne e persone vulnerabili beneficiarie selezionate dai percorsi di autonomia promossi da Kore a Roma e dalla Fondazione Corte delle Madri a Pavia (quest’ultima, insieme ad altri partner, forma la rete di sostegno al progetto) , persone già pronte per entrare nei processi produttivi e che hanno terminato il percorso di fuoriuscita dalla violenza.”