Narni (Tr), progetto per il recupero ed il riciclo di attrezzature sportive

Un progetto, il primo in Umbria, che prevede grazie ad ‘esosport’ di ridare nuova vita alle scarpe sportive usate. I materiali verranno riutilizzati per fare tappetini da fondo dei giochi nei parchi pubblici oppure piste di atletica leggera.

Il Comune di Narni, in provincia di Terni, su iniziativa degli assessorati ad ambiente e sport promuove un progetto di riciclo di materiali usati per lo sport, in particolare per dare nuova vita alle scarpe da ginnastica.

L’iniziativa è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa a cui oltre a molti bambini delle scuole, hanno partecipato tra gli altri gli assessori del comune di Narni, Giovanni Rubini ed Alessia Quondam, rispettivamente titolari di ambiente e sport e Fabio Sturani di Eso Recycling.

Ai microfoni di Teleambiente è intervenuto l’assessore all’ambiente del Comune di Narni, Giovanni Rubini: “Abbiamo voluto tenere insieme diversi settore: la scuola, lo sport e l’ambiente”.

“Il materiale sportivo che non viene più utilizzato, esausto e deterioratoha detto Rubini vogliamo riciclarlo. Grazie ad Eso Recycling e ad ‘esosport’ che è il progetto che noi lanciamo, alle scarpe sportive può essere data nuova vita ed i materiali possono essere riutilizzati per fare tappetini da fondo dei giochi nei parchi pubblici oppure piste di atletica leggera”.

“Ci sembrava quindi opportuno partire dalle scuoleha sottolineato Rubini perché all’interno delle nostre scuole, anche grazie alla collaborazione delle dirigenti scolastiche, possiamo sempre di più sensibilizzare i nostri ragazzi verso un uso corretto del materiale che viene acquistato e ad un riciclo, riutilizzo, riuso del materiale sportivo”.

Nel dettaglio come funziona l’iniziativa?

“I ragazziha aggiunto Giovanni Rubini sempre a Teleambientedevono prendere le loro scarpe da ginnastica usate e gettarle in questo box. Il tutto verrà poi triturato e dalla gomma delle scarpe, verrà formato questo materiale che potrà essere riutilizzato in diversi settori”.

“Noi ha continuato l’assessore Rubini alla fine di questa raccolta che dura due anni, sceglieremo il progetto. Naturalmente cercheremo di implementarlo sempre di più anche con tutte le associazioni sportive che vorranno aderire”.

“Non buttare in discaricaha concluso ma riutilizzare sempre di più, alleggerisce l’impronta che tutti noi lasciamo sul nostro pianeta ed anche da un punto di vista economico, possiamo riutilizzare il nostro materiale, dei nostri cittadini”.

Il progetto, unico in Umbria nel suo genere, parte dalla collaborazione con l’azienda Eso Recycling, a cui fa capo il brand esosport, e punta a dar vita ad un ‘ciclo del riciclo’ negli ambiti sportivi, ricreativi, ludici, scolastici e commerciali.

Il progetto è stato spiegato, a Teleambiente, da Fabio Sturani di Eso Recycling.

“Abbiamo individuato 6 istituti scolasticiha ricordato Sturanicon annesse palestre. Partiremo quindi con tutti i ragazzi che vanno a scuola, ma anche con tutti gli atleti e quindi il mondo dello sport per andare al recupero e al riciclo del materiale sportivo. In questo caso scarpe da ginnastica, sneakers, che sono la parte predominante”.

“Questo materiale – ha ribaditoverrà triturato e con la gomma riusciremo a fare pavimentazioni antitrauma per parchi gioco, piste d’atletica”.

“Il concettoha proseguito Sturani è quello di dare nuova vita a del materiale che invece sarebbe stato buttato in discarica e credo che questa sia una filosofia importante da trasmettere ai ragazzi. Noi abbiamo già realizzato 27 parchi giochi in Italia con il materiale riciclato, tre piste di atletica, l’ultima a Barletta, ovviamente in memoria di Pietro Mennea, nella sua città natale. Abbiamo realizzato un rettilineo da 100 metri per 6 corsie in gomma riciclata, gomma derivante dal riciclo delle scarpe da ginnastica e sneakers”.

“La pista ha continuato è per una scuola di Barletta, ma nel pomeriggio è aperta anche per il quartiere, credo che questo sia anche molto importante dal punto di vista sociale ed educativo”.

Un progetto che non coinvolge solo le scuole, ma tutti quelli che hanno scarpe da buttare

“Credo che questo sia lo scopo fondamentale. Invece di buttarle in discaricaha concluso Sturani di Esosport – vengono recuperate. Abbiamo un sito, quindi potete andare su Esosport, e guardare, nella sezione dedicata al run, quale è il comune o il posto più vicino dove poter conferire le scarpe”.