In occasione della giornata dedicata alla Salute Mentale, a Narni, è stata organizzata un’iniziativa di sensibilizzazione per abbattere lo stigma legato a questo disagio. Il tutto si è svolto tra le installazioni della mostra ‘Presenze d’Arte Contemporanea’
A Narni (Tr) all’Auditorium San Domenico in occasione della giornata mondiale della salute mentale si è svolto un incontro per sensibilizzare i ragazzi delle scuole e la cittadinanza, sul tema.
Nonostante le varie campagne di comunicazione, se ne parla sempre troppo poco.
L’incontro ha visto la presenza del CSM Narni-Amelia, Centro diurno ‘Si Può Fare’ Narni, Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza Narni-Amelia e della Cooperativa CIPSS.
In rappresentanza del comune di Narni, ha aperto l’evento il presidente del consiglio Michele Francioli.
Ai microfoni di Teleambiente l’iniziativa è stata illustrata dalla dottoressa Rosina Ferrini, responsabile Csm di Narni
“Questa giornata – ha spiegato la dottoressa Rosina Ferrini – è stata dedicata alla salute mentale perché la nostra salute deriva anche dal nostro stato psicologico quindi è stata istituita, trent’anni fa, per puntualizzare quanto la nostra salute mentale possa influenzare il nostro stato psicofisico”.
“Questa giornata – ha aggiunto – nasce quindi per sensibilizzare tutta la popolazione sul disagio psicologico, che se non si interviene in tempo può diventare una vera e propria patologia mentale con tutte le difficoltà che qualsiasi malattia può determinare, a cascata su tutta quanta la vita di una persona, sull’ambito lavorativo su quello sociale, sulle relazioni familiari su quelle amicali, quindi è fondamentale intervenire prima possibile”.
“In questo giorno – ha continuato la dottoressa – parliamo di salute mentale anche per ridurre lo stigma perché la salute mentale purtroppo ha questo come ostacolo, avere una patologia organica è accettato da tutti mentre il disagio mentale diventa un problema per la società e quindi un problema per la persona che sta male”.
“Quindi – ha detto ancora Rosina Ferrini – oltre a stare male e ad avere bisogno di cure, la persona si vergogna di essere malata, non si reca nei luoghi adatti alla cura e a questo punto la patologia diventa sempre più importante. Intervenire tardi significa perdere molti anni di vita del paziente, invece intervenire precocemente, soprattutto in giovane età è molto importante”.
“Qui – ha proseguito – abbiamo alcuni studenti della scuola superiore Gandhi con cui negli anni passati abbiamo fatto un lavoro di sensibilizzazione sulla salute mentale. Parte proprio dei giovani accorgersi di avere un disagio mentale e chiedere aiuto, o lui, o la famiglia o chi gli sta intorno, come la scuola. Questo rappresenta un momento fondamentale per intervenire precocemente e ridurre i rischi di ricadute e tutto quello che significa essere in difficoltà nelle relazioni sociali siano esse amicali, familiari e lavorative”.
L’approfondimento è andato in scena tra le opere della mostra Presenze d’arte contemporanea curata dalla presidente dell’associazione Minerva, MinervAArte, Maria Cristina Angeli.
“Noi – ha sottolineato Maria Cristina Angeli sempre a Teleambiente – collaboriamo con il festival per la parte artistica. Il tema di quest’anno è particolarmente sentito, Minerva è un’associazione culturale ma anche tanto sociale. Ho fatto quello che diceva la professoressa Maria Caterina Federici, ossia mettere in contatto il festival con il territorio”.
“Quest’anno – ha evidenziato Angeli – visto che il tema è legato alle disuguaglianze, mi sembrava giusto dare spazio a chi le disuguaglianze purtroppo le subisce ancora e a chi lotta per loro. Quindi ci sono dei centri diurni, di Narni, Terni, Amelia e Porchiano e il centro ‘Si può fare’. Ci sono tantissime cose che vengono affrontate qui al San Domenico, è un contenitore dove ci sono le opere e dove vengono svolti tanti eventi”.
“Ha esposto il Serafico di Assisi – ha riferito Maria Cristina Angeli – c’è il progetto ConCreta, c’è il Cirp di Porchiano e il Centro Il Faro. Molto importante anche la collaborazione con l’Ipsia di Terni e con le insegnanti che lavorano nel carcere di Terni, che hanno portato delle opere e dei racconti scritti con i detenuti”.
“Ci diceva una docente – ha raccontato Angeli – che loro sono molto interessati alla parte scolastica, frequentano con piacere le lezioni e per loro questo è anche un modo per evadere con la mente”.
“Naturalmente – ha illustrato ancora la curatrice a Teleambiente – abbiamo anche molti artisti famosi, ma aver dato spazio anche a tante realtà ci riempie davvero di orgoglio, è importante far conoscere delle cose che invece spesso restano invisibili”.
“La mostra – ha concluso Maria Cristina Angeli- resterà aperta fino a domenica 13 ottobre. Domenica, in collaborazione con la Corsa all’Anello, ci sarà un workshop con Sandra Ianni, a seguire, è in programma una tavola rotonda coordinata da Francesco Franceschini, sulle disuguaglianze, dove gli attori saranno artisti, ma anche scrittori, associazioni e tutti i cittadini che vorranno intervenire”.