Convegno a Narni sulla mappatura delle città dove si svolgono rievocazioni storiche in Umbria. 22 comuni coinvolti. Un lavoro interessante e variegato.
L’Associazione Umbra Rievocazioni Storiche ha collaborato ad un progetto realizzato dal Ministero della Cultura – Istituto Centrale del Patrimonio Immateriale relativo alla mappatura delle rievocazioni storiche dell’Umbria.
Ne è scaturito un convegno, che si è svolto a Narni, in provincia di Terni, a cui hanno partecipato 22 comuni umbri in cui si tengono questo tipo di manifestazioni.
L’iniziativa, moderata dal presidente del consiglio comunale di Narni, Michele Francioli. è stata un’ importante occasione di confronto ed approfondimento sul tema delle rievocazioni storiche.
Il commento di Michele Francioli intervistato da Teleambiente: “La città di Narni e l’associazione Corsa all’Anello sono onorate di ospitare questo primo momento di restituzione del lavoro di studio e documentazione fatto dal Ministero e dall’Istituto centrale per la conservazione del patrimonio immateriale sulle rievocazioni storiche dell’Umbria”.
“Una giornata di confronto – ha detto Francioli – di analisi e di proiezione verso il futuro per migliorare sempre di più l’attività del rievocare, insieme alle comunità di riferimento”
Alle parole di Francioli sono seguite, sempre ai microfoni di Teleambiente, quelle di Francesca Romana Uccella, ricercatrice incaricata del progetto Icpi Simbdea: “Il lavoro di mappatura è stato molto interessante ed abbastanza complesso, soprattutto nella scelta delle rievocazioni da mappare perché purtroppo, in un progetto, avendo delle limitazioni di numeri relativi alle diverse schede che potevo compilare, ho dovuto fare una scelta”.
“È stato difficile – ha sottolineato – perché nel contesto umbro le rievocazioni sono moltissime e tutte di grande interesse”.
“Dalla mappatura – ha proseguito la Uccella – è venuto fuori un quadro complesso di rievocazioni, tutte diverse, tutte accomunate dalla passione che le comunità mettono per realizzarle”.
“In Umbria – ha continuato – molte di queste rievocazioni sono dedicate al periodo medievale, ma ce ne sono anche alcune di altro tipo, come Tuoro (Pg) ed Otricoli (Tr) che rievocano periodo più antichi.
Ho cercato di mettere in evidenza sia i punti comuni, sia le differenze che caratterizzano ogni rievocazione”.
“Siamo 8 ricercatori – ha concluso Uccella– distribuiti tra tutte le regioni italiane ed ognuno di noi ha da fare la mappatura su due o tre regioni, io infatti oltre all’Umbria, ho anche la Toscana.
Due regioni densissime di rievocazioni”.
Infine, sempre a Teleambiente, il presidente Aurs (Associazione Umbra Rievocazioni Storiche) Carlo Paolocci, ha ricordato l’importanza di questo tipo di manifestazioni: “Sono riunite qui il 99% delle associazioni di rievocazioni storiche dell’Umbria componenti l’Aurs. Le nuove generazioni sono abbastanza partecipi, sono eventi socio-culturali importantissimi, nelle piccole e nelle grandi realtà.
“I giovani – ha ribadito Paolocci – la sentono e la vivono intensamente, tutto l’anno”.