Napoli campione d’Italia, nella festa un morto e oltre 200 feriti: il video

La vittima è un 26enne con precedenti ucciso a colpi d’arma da fuoco: i familiari, dopo la morte, hanno devastato il pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli. Per il prefetto di Napoli, l’accaduto non è legato ai festeggiamenti.

Il Napoli è campione d’Italia per la terza volta nella sua storia. Con il pareggio per 1-1 a Udine, i partenopei hanno conquistato la certezza aritmetica dello scudetto e finalmente, dopo un campionato dominato dall’inizio alla fine, possono partire i festeggiamenti. Non solo a Napoli, ma anche in altre città d’Italia. Anche se le celebrazioni lungo le strade del capoluogo campano, non prive di eccessi e fantasia, sono state funestate da fatti di sangue. C’è anche una vittima, oltre a più di 200 feriti.

Di questi, almeno quattro sono rimasti feriti con colpi d’arma da fuoco esplosi a piazza Volturno, in zona piazza Carlo III. Nella sparatoria è morto anche un 26enne, Vincenzo Costanzo, portato d’urgenza al Cardarelli. I medici non sono riusciti a salvarlo ed il pronto soccorso dell’ospedale è stato devastato dai familiari del giovane, residente a Ponticelli, già noto alle forze dell’ordine e ritenuto vicino al clan D’Amico. Per il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, la sparatoria non avrebbe nulla a che fare con i festeggiamenti. La dinamica dell’accaduto è comunque ancora tutta da ricostruire.

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, parla di “grande prova di maturità da parte dei napoletani” dopo che il servizio d’ordine allestito per consentire i festeggiamenti ha funzionato quasi alla perfezione. Dopo 33 anni di attesa, i tifosi azzurri possono finalmente festeggiare un altro scudetto e la festa è partita anche in altre città, anche se non sono mancati momenti di tensione con le tifoserie locali.