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È Napoli la città in cui si mangia meglio al mondo, secondo TasteAtlas

È Napoli la città in cui si mangia meglio al mondo, secondo TasteAtlas

Napoli, Milano, Bologna, questo il podio tricolore delle 100 migliori città per il cibo, secondo Taste Atlas. La classifica è stata stilata a partire da 477,287 recensioni del cibo servito in 17.073 città. Le 100 città in classifica hanno ottenuto il punteggio più alto per il cibo regionale e nazionale comunemente servito.

Secondo il sito la città in cui si mangia il miglior cibo al mondo è Napoli, una volta nella capitale partenopea non si possono non provare la pizza margherita, la sfogliatella, gli gnocchi alla sorrentina, gli spaghetti alle vongole e le zeppole.

La medaglia d’argento va a sorpresa a Milano, qui, secondo i turisti che hanno lasciato una recensione, è d’obbligo provare il risotto alla milanese, la cotoletta, l’ossobuco alla milanese, la cassoeula e il panettone.

Bologna sale sul podio e ottiene la medaglia di bronzo grazie a pietanze come le tagliatelle al ragù alla bolognese, i tortellini in brodo, la cotoletta alla bolognese, le lasagne e la crescentina.

Ma la classifica è un continuo omaggio al Belpaese con Firenze e Roma che conquistano rispettivamente il quarto e il sesto posto. Il posizionamento è dovuto a piatti come la bistecca alla fiorentina, la ribollita, le pappardelle al cinghiale per la Toscana e a carbonara, cacio e pepe, tiramisù, pasta alla gricia e coda alla vaccinara per la capitale.

La prima città non italiana si trova al quinto posto ed è Mumbai, in India. In quella che un tempo veniva chiamata Bombei è d’obbligo provare il Bhelpuri, piatto salato a base di riso soffiato, il Pav Bhaji, pane servito con verdure speziate, il Vada pav, detto anche Bombay burger, un panino con uno gnocco fritto di patate all’interno, il Modak, uno gnocco dolce e il Ragda pattice, polpette di patate servite con puree di piselli.

La Francia, con Parigi non va oltre il settimo posto, merito di Foie gras, bistecca tartare, Escargot, Confit de Canard e Crème brulée.

L’ottava posizione ci porta a Vienna, la capitale austriaca viene premiata grazia a Wiener Schnitzel, la cotoletta alla viennese, Tafelspitz (manzo bollito), e apfelstrudel, lo strudel di mele.

Il nono posto torna in Italia con Torino. La città conquista il palato dei visitatori con il vitel tonnato, gli agnolotti, il gianduiotto, la panna cotta e la pizza al padellino.

La top ten è chiusa dal Giappone. Osaka viene premiata per i suoi Shabu shabu, (zuppa con carne verdure e tofu), Osaka style Okonomiyaki (letteralmente tutto quello che vuoi sulla griglia), Kushiage (spiedini fritti), Takoyaki (polpette di polpo grigliate), e Kitsune udon (zuppa di spaghetti in brodo).

E le altre nazioni? La Spagna non va oltre l’11 posto grazie a Madrid e alle sue croquetas con besciamella e prosciutto, callos a la madrilena (trippa in umido con prosciutto e sanguinaccio), Rabo de toro (coda di bue) e cochinillo (maialino da latte arrosto).
Gli Stati Uniti si fermano al 12° posto con New York. La Grande Mela ottiene il riconoscimento grazie a alla pizza newyorkese, ai bagels, alla cheesecake, al bagel and Lox (bagel con salmone e formaggio spalmabile) oltre alle eggs benedict (uova in camicia e pancetta servite su due metà di muffin).

Il Perù, la cui cucina è sempre più apprezzata per l’originalità, ottiene il quindicesimo posto con la capitale Lima. Qui non si possono non provare il Cheviche (pesce crudo marinato in succo di limone) lomo saltado (manzo, cipolle e pomodori), pollo alla brace e picarones (ciambelline fritte).

Al sedicesimo posto si attesta l’Indonesia con la capitale Jakarta. Da non perdere il Nasi uduk (riso al vapore cotto nel latte di cocco), il Gado-gado (contorno a base di verdure e salsa di arachidi), Bubur ayam (congee di riso servito con carne di pollo), e soto betawi (zuppa con brodo di carne).

L’Italia torna al 19° e 21° posto con Ferrara e Catania, la prima è stata premiata per i suoi cappellacci di zucca, pasticcio di maccheroni e torta Tenerina, la seconda per la pasta alla Norma, la granita, la caponata, gli spaghetti al nero di seppia e le sue arancine.