Home Animali Cammello morto a Napoli, gli animalisti presentano un esposto

Cammello morto a Napoli, gli animalisti presentano un esposto

Cammello morto a Napoli, gli animalisti presentano un esposto

Animalisti pronti alla battaglia legale dopo la morte del cammello del Circo Lidia Togni. Borrelli (AVS): “Basta sfruttare gli animali negli spettacoli itineranti”. 

Prima la passeggiata tra auto e persone, poi la cattura lungo la strada, infine la morte per cause ignote. Queste le ultime ore di un cammello fuggito dal Circo Lidia Togni a Fuorigrotta, a Napoli, in Campania. Dopo essere stato riportato sotto il tendone dello spettacolo itinerante, il mammifero è stato ritrovato senza vita. Proprio per questo l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (AIDAA) ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Napoli per ricostruire la vicenda, l’ennesima, di un essere senziente costretto a vivere in cattività, anziché libero in natura.

Anche noi vogliamo sapere come è morto il nostro cammello considerato un membro della nostra famiglia“, ha commentato l’esponente del Circo Lidia Togni, Vinicio Togni.

Intanto, gli animalisti hanno organizzato una manifestazione, in calendario lunedì 3 febbraio 2025 a partire dalle 19:30 in Viale dei Giochi del Mediterraneo, a Fuorigrotta, nel capoluogo campano, in memoria del mammifero.

Cammello morto a Napoli, Borrelli (AVS): “Basta animali nei circhi d’Italia”

In attesa degli esami autoptici per fare chiarezza sulle cause del decesso del cammello, dobbiamo farci sentire, affinché episodi simili non accadano mai più. L’unico modo è il divieto degli spettacoli circensi caratterizzati dalla presenza degli animali. Questi innocenti esseri utilizzati e sfruttati per il puro divertimento del pubblico vivono molto spesso in condizioni allarmanti. (…) La loro presenza nei circhi è nociva anche per il pubblico. Ricordiamo, per esempio, l’episodio degli elefanti ad Afragola o del leone a Ladispoli. Lampante che la vita urbana non è compatibile con la presenza di animali esotici e selvaggi, che ormai certi spettacoli sono anacronistici, degradanti e umilianti, che il rispetto per ogni essere vivente deve essere un atteggiamento automatico ai nostri tempi e, invece, ancora c’è bisogno di ricorrere ai gridi di allarme“, ha commentato il parlamentare dell’Alleanza Verdi e Sinistra (AVS), Francesco Emilio Borrelli.

Cammello morto a Napoli, ecco il Magazine di Teleambiente sui circhi d’Italia

Già centinaia i commenti sui social, e non solo, per protestare contro la morte del cammello del Circo Lidia Togni a Fuorigrotta, a Napoli, in Campania. Ma perché sembra essere impossibile lo stop agli spettacoli itineranti con gli animali selvatici? Facciamo un passo indietro. Estate 2024. Dopo l’accoglimento della richiesta dell’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il Parlamento rinvia l’attuazione della Legge delega di luglio 2022 sullo spettacolo. Un provvedimento che a partire dal 18 agosto 2024, oltre a normare l’intera industria degli eventi, avrebbe potuto bandire, tra gli altri, leoni, pellicani e scimmie dalle aziende itineranti. Tutto rimandato, ora, al 18 agosto 2025 come sottolineato da Eleonora Panella, Responsabile Area Animali Esotici della Lega Antivivisezione (LAV), durante il Magazine di Teleambiente dedicato al circo con animali.

Cammello morto a Napoli, Dori (Europa Verde): “Circhi con animali diseducativi anche per i bambini”

Entro il 18 agosto 2025, attraverso i decreti legislativi, il Governo Meloni potrebbe attuare la Legge delega sullo spettacolo per riformare l’intero settore degli eventi. Un provvedimento che, dopo continui rinvii, potrebbe cancellare gli show itineranti con elefanti in piedi su due zampe, orsi sui monopattini e tigri impegnate a saltare i cerchi di fuoco. Un orrore che, nonostante l’interrogazione parlamentare del deputato di Europa Verde, Devis Dori, per chiedere delucidazioni all’Esecutivo di centro-destra, sembra non avere fine.

Fino a oggi, il Governo Meloni non ha risposto. Eppure, per noi la riconversione del settore è fondamentale, soprattutto perché i minori si trovano davanti al maltrattamento degli animali, anziché a un contesto giocoso e scherzoso“, sottolinea a Teleambiente il parlamentare. Ed ecco perché, attraverso una crescente consapevolezza, sempre più famiglie e sempre più scuole, in Italia e non solo, non portano più i bambini nei circhi.