16 artisti dall’Umbria e non solo per il contest ‘Terni Canta d’Autore’. Vincono: Sofia Bertolli da Tarquinia (Vt) per la miglior canzone, Llanto da Terni per la miglior cover, Aria da Foligno (Pg) per il miglior testo e Laura Paterni da Cortona (Ar) per il miglior testo a tema ‘sostenibilità’
A Terni, un pubblico numeroso, concentrato ed attento ha seguito la serata del ‘Terni canta d’autore’ il contest giovanile del Tributo d’Autore, il cartellone di eventi che celebra la musica cantautorale italiana nato dalla decennale esperienza di omaggio a Sergio Endrigo.
In particolare il ricordo del cantante di Pola sepolto a Terni è stato affidato, in apertura, ad una giovanissima Melike, undicenne ternana che ha interpretato ‘Canzone per te’.
Una serata affascinante, sotto tanti punti di vista, in cui 16 concorrenti, provenienti dall’Umbria e non solo, hanno proposto 2 brani ciascuno, un inedito ed una cover.
Si è passati dalle popolarissime ‘E penso a te’, ‘Il cielo in una stanza’, ‘Albachiara’, ‘La canzone di Marinella’, ‘Io che amo solo te’ a brani sicuramente meno inflazionati come ‘Vedrai, vedrai’(L.Tenco), ‘Tienimi dentro te’ (F.Concato), ‘Il nostro concerto’ (U.Bindi), ‘Stare bene a metà’(P.Daniele).
Il premio più ambito, quello per il miglior brano di questa edizione è andato a Sofia Bertolli di Tarquinia (Vt) che, accompagnata dalle chitarre di Lorenzo D’Amario e Lorenzo Borseti, ha proposto ‘Assomiglio a te’, scritto a 4 mani con il suo insegnante Gianni Neri.
Il commento di Sofia Bertolli ai microfoni di Teleambiente: “Il brano parla di un rapporto conflittuale tra madre e figlia, che poi sfocerà in un grande amore, nonostante tutti i litigi”.
“Da questa esperienza – ha detto Sofia – porto via tanto calore da parte del pubblico, sono emozionatissima e lo devo a Gianni, il mio vocal coach, perché la canzone l’abbiamo scritta insieme”.
Futuro
“Nel mio futuro – ha aggiunto Sofia Bertolli – vedo tanta gioia e tanta musica, sono emozionatissima, ancora non ci credo, sto ancora tremando”.
Il vincitore della migliore interpretazione della cover è stato Llanto, napoletano trapiantato a Terni, che ha cantato ‘Stare bene a metà’ di Pino Daniele.
“Da napoletano – ha raccontato Llanto – posso dire che Pino Daniele, in qualche modo mi ha cresciuto con le sue canzoni, quindi è stata una commemorazione, un tributo che ho sempre voluto fare. Mi ha sempre cullato, da quando ero piccolo fino ad oggi, quindi è stata una bella emozione”.
“Io mi sono emozionato tantissimo – ha confessato Llanto – sono sceso dal palco e tremavo, e credo che questo sia stato trasmesso anche alla giuria ed al pubblico”.
Gli altri premi ‘Pagine Si’ legati solo a testi dei brani inediti sono andati ad Aria da Foligno (Pg) per ‘Mi confondo con l’aria’ e a Laura Paterni da Cortona (Ar) per ‘Sentire con il cuore’, a Terni, grazie alla sinergia tra il contest e ‘I sentieri della Musica’ ideato da Ivan Cardia.
A Teleambiente le dichiarazioni di Aria, all’anagrafe Alessia Chiocci.
“Sono molto contenta – ha sottolineato Aria – perché era il premio a cui ambivo maggiormente, ci tengo tanto ai testi che scrivo e mi fa piacere che non sia passato inosservato. Per me, più della musica, più di tutto il resto, c’è l’espressione a livello testuale, quindi sono molto felice di questo”.
“Il tema della mia canzone – ha spiegato Aria ancora a Teleambiente – è abbastanza universale, è dedicata a tutti quelli che non si sono sentiti ascoltati e che nella vita si sentono incompresi, è un qualcosa che non passa mai, un tema molto ricorrente da sempre, che può riguardare un po’ tutti”.
“L’unione tra parole e musica – ha continuato Aria – poter esprimere quello che si è, le proprie parole, attraverso la musica, è la cosa più bella”.
Alle parole di Aria, sono seguite quelle di Laura Paterni, da Cortona (Ar), vincitrice del Premio Sostenibilità: per un mondo migliore, ci vuole ‘empatia’, questo il tema del suo inedito.
“Ci vuole empatia – ha riferito Laura Paterni a Teleambiente – e bisogna sentire quello che va o non va dentro di noi, per poter iniziare iniziare a fare anche un cambiamento all’esterno di noi”.
Un’interpretazione molto sentita
“Devo ringraziare mia madre – ha detto ancora Laura Paterni – che mi ha insegnato da sempre il valore dell’empatia. Ho questa sensibilità che devo principalmente a lei e mi auguro che tutti abbiano questo dono”.
“Questa per me – ha concluso – era la prima volta a Terni, una città bellissima. Da questa esperienza porto via la gratitudine e la voglia di fare ancora di più per l’ambiente e ancora più amore per la musica”.
L’evento conclusivo del Tributo d’Autore 2024 è in programma il 21 settembre al PalaTerni, la grande festa finale con il concerto di Loredana Bertè.
