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Musica, l’industria discografica italiana in crescita anche all’estero

Musica, l'industria discografica italiana in crescita anche all'estero grazie ai Maneskin

Grazie al successo dei Maneskin e di altri autori under 35, secondo il report Siae-Italia Music Export, tra 2018 e 2021 +7,6% su ricavi

 

L’industria musicale italiana è in crescita anche all’estero.

A parlare chiaro sono i numeri e le statistiche, in termini di diritto d’autore, messi a disposizione per la prima volta da SIAE e Italia Music Export.

Tra il 2018 e il 2021 è stata registrata una crescita del 7,6% sulle revenue del diritto d’autore all’estero.

Come ha sottolineato il report, una nuova generazione di interpreti e autori, trainata dal successo globale dei Maneskin, sta allargando sempre di più i confini della musica del nostro paese insieme a grandi classici e musica elettronica italiana, che aumentano il peso specifico del nostro repertorio nel mercato globale.

Il 2021 è stato un anno con ricavi in crescita per l’industria discografica italiana a livello internazionale, tendenza proseguita anche nel primo semestre del 2022.

Ciò è dovuto anche al successo dei Maneskin: alla posizione numero 1 come autori sulle piattaforme streaming a livello europeo, ma anche alla guida delle classifiche degli autori italiani più performanti a livello globale e degli autori under 35 più ascoltati al mondo.

Guardando alle sole piattaforme streaming, in Europa le loro “I Wanna Be Your Slave” e “Zitti e Buoni” conquistano i primi due posti.

Al fianco della band romana, tanti i classici e le pietre miliari dell’euro dance, con gli Eiffel 65 ancora tra i più ascoltati nel mondo.

Anche l’urban ha iniziato a guardare all’estero.

Nella classifica degli autori italiani under 35 più ascoltati nel mondo al quarto posto c’è Rocco Hunt, al quinto c’è Zef, seguono thasup, Charlie Charles, Mahmood, Capo Plaza, Sfera Ebbasta.

Il commento del direttore generale Siae, Matteo Fedeli: “SIAE da anni incoraggia e sostiene lo sviluppo dell’industria musicale italiana fuori dai confini nazionali, e per questo nel 2017 ha creato Italia Music Export”

Alle parole di Fedeli, sono seguite quelle di Nur Al Habash, direttrice operativa della Fondazione Italia Music Lab, hub dedicato al supporto dei music creator italiani che include anche l’ufficio export: Italia Music Export ha avviato un lavoro di supporto verticale all’industria musicale italiana – dichiara: più di 450 artisti e artiste e più di 180 figure professionali hanno ricevuto sostegno economico per le loro attività all’estero”.

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