“Fatemi uscire da qui, voglio assaporare le coccole e la libertà”, l’appello di Vitellozzo, il cane di 11 anni protagonista di uno dei dieci video della campagna di adozione lanciata dal canile della Muratella di Roma, “Apri il cancello”.
La campagna si chiama “Apri il cancello” ed è composta da dieci video. A parlare sono gli ospiti del canile della Muratella di Roma. Ma questa volta i protagonisti sono i cani più vecchi e più sfortunati.
In questa serie di spot visibili sulla pagina Facebook del canile della Muratella a partire dal 31 dicembre, tra i cani a “lanciare un appello” c’è Vitellozzo: “Fatemi uscire di qui, voglio assaporare le coccole e la libertà”. Il nome rende l’idea delle sue dimensioni: “Io sono Vitellozzo e non mi scelgono mai, ho undici anni e gioco come un cane di tre…”
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“E’ entrato in canile che aveva 5 anni e ora ne ha 12: 7 anni buttati dentro a una gabbia senza essere mai notato da nessuno. Purtroppo in canile vengono quasi tutti a cercare cuccioli di taglia piccola e lui non è nessuna delle due cose”, si legge sulla pagina Facebook del canile.
“Almeno per noi che lo conosciamo, non è invisibile, anzi è un cane meraviglioso, buono con tutti, curioso, amante delle coccole e che mantiene intatta la sua energia e la voglia di giocare.
A 12 anni si sente ancora un “ragazzino” e non togliamogli questa illusione… ma dobbiamo fargli fare l’eterno Peter Pan dentro a un canile?
Che poi di eterno non c’è nessuno…”, si legge sempre nel post.
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Ma Vitellozzo non è l’unico cane sfortunato. Ci sono tante altre storie con un solo slogan: “Portami via da qui”. “Tu puoi farlo #apriilcancello”, è l’invito all’azione della campagna lanciata dalle associazioni Gaia Animali & Ambiente e Cucciolissimi, con il patrocinio dell’assessorato alle Politiche del verde, Benessere degli animali di Roma.
“I dieci video raccontano le toccanti vicende e le biografie di alcuni dei cani adottabili nei rifugi comunali di Muratella e Ponte Marconi. A donare la voce a Vitellozzo (11 anni ma giocherellone come un…vitellozzo, purtroppo da 7 lunghi anni in canile), a Kalù e Lara, splendidi pastori tedeschi di razza (lui con una malattia delle ossa, curabile, lei sempre a inseguirsi la coda da quando è stata abbandonata), a Spot (bello come Richard Gere, in canile ha fatto strage di cuori…), a Raimondo er cane vagabondo (che però ora da 3 anni è chiuso in gabbia) e agli altri protagonisti pelosi sono attrici e attori che si sono prestati a dare loro la parola interpretandone le emozioni”, spiegano gli ideatori della campagna che però ricordano: “Un cane non è un regalo ma un nuovo membro della famiglia che necessita di cure e rispetto”.
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