Tanti i murales presentati quest’anno nella capitale, dai tributi a Gigi Proietti, Davide Cervia e John Lennon all’astrattismo di Lucamaleonte, dalle gigantesche raffigurazioni sui palazzi di Torpignattara alle opere di denuncia di Blu.
Tributi, astrattismo, protesta sociale ma anche semplice arte contemporanea. Roma si sta tingendo sempre di più dei colori della street art, anche in un anno dove il distanziamento sociale e i lockdown hanno costretto tanta gente a casa. Dai tanti tributi a Gigi Proietti, scomparso a novembre di quest’anno, al ricordo di Davide Cervia, marinaio misteriosamente sparito durante la guerra del golfo al ricordo di Harry Greb per i 40 anni dalla morte di John Lennon.
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Ma anche arte simbolica, come le Vespe di Lucamaleonte, o i bambini di Alice Pasquini in via dei Sabelli, a San Lorenzo, fino alle monumentali opere sui palazzoni di Torpignattara, l’arte da strada sta diventando sempre di più un’attrazione moderna nella Città Eterna.
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