
In Mozambico un bracconiere che uccideva rinoceronti per contrabbandare i loro corni, è stato condannato a 30 anni di carcere dopo essere stato arrestato durante una battuta di caccia illegale
Admiro Chauque, un bracconiere e contrabbandiere di corni di rinoceronti del Mozambico, è stato condannato da un giudice del suo Paese a 30 anni di carcere. Il motivo: caccia di animali protetti, detenzione illegale di armi e associazione per delinquere.
Chauque era il capo di una delle più grandi e sanguinarie bande di bracconieri del Sud Mozambico che operava anche nel Kruger National Park in Sud Africa.
Era lui che organizzava il contrabbando dei corni dei rinoceronti uccisi e pare che negli scorsi anni sia arrivato ad uccidere o(o a far uccidere) un numero spropositato di animali.
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Secondo l’istituto nazionale delle aree protette e dei parchi, l’Administração Nacional das Áreas de Conservação, Admiro Chauque alimentava il contrabbando internazionale di corni di rinoceronte dei paesi asiatici, in particolare Cina e Vietnam.
Mozambico, il giro di vite sui bracconieri
Il Mozambico negli ultimi anni ha deciso di inasprire parecchio le proprie regole sul bracconaggio e quindi anche le pene.
Nel Paese africano gli arresti per bracconaggio di fauna selvatica hanno toccato nel 2019 il numero di 541. Mentre si è arrivati a quota 444 nel 2020.
E chi viene arrestato per bracconaggio in Mozambico deve vedersela con una delle leggi più severe in materia. Nel 2017, infatti, è stata introdotta una pena minima di 16 anni per i bracconieri di rinoceronti.
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