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Mottarone, chiesto il processo: ecco per chi

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La Procura di Verbania ha chiesto il rinvio a giudizio per sei persone e due società, ritenute responsabili della strage che il 23 maggio 2021 costò la vita a 14 persone.

Chiesto il processo per sei persone e due società nell’ambito dell’inchiesta sul crollo di una cabina della funivia del Mottarone, avvenuto il 23 maggio 2021. Nella tragedia, morirono 14 persone e si salvò solo un bambino di origini israeliane, protetto con il corpo dal padre durante la caduta della cabina sulla collina.

Gli indagati

La Procura di Verbania ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio per le società Ferrovie del Mottarone e Leitner spa e per sei degli indagati: si tratta del gestore Luigi Nerini, Gabriele Tadini, Enrico Perocchio, e, per Leitner, Martin Leitner, consigliere delegato, il presidente del Cda Anton Seeber e il dirigente Peter Rabansen. Stralciate, come già si evinceva dalla chiusura indagini, le posizioni degli altri indagati: Rino Fanetti, Fabrizio Pezzolo, Davide Marchetto, Alessandro Rossi, Davide Moschitti e Federico Simonini. L’udienza preliminare potrebbe essere fissata nella seconda metà di ottobre.

Le accuse 

La Procura di Verbania ha accusato gli indagati, a vario titolo, di omicidio plurimo colposo, lesioni colpose, attentato alla sicurezza dei trasporti, rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. Per Gabriele Tadini ed Enrico Perocchio, inoltre, la Procura ha ipotizzato anche il reato di falso.

Leitner: “Dimostreremo la nostra innocenza”

Dopo la richiesta di rinvio a giudizio, sono arrivate le prime reazioni. Come quella della società Leitner, che spiega di aver fiducia nella magistratura e confida di poter dimostrare l’estraneità ai fatti contestati. “Leitner ribadisce con forza la propria convinzione di non essere passibile di alcuna forma di addebito in relazione ai fatti contestati all’azienda e ai vertici societari” – si legge in un comunicato dell’azienda – “Nel corso dell’attività di indagine è infatti risultato chiaramente che l’infortunio è da ascriversi a condotte dolose da parte di terzi soggetti che hanno eliminato i presidi di sicurezza che risultavano essere presenti sulla funivia del Mottarone“.

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