Morto Sammy Basso, il più longevo malato al mondo di progeria

Morto Sammy Basso, il più longevo malato al mondo di progeria

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È morto a 28 anni Sammy Basso, famoso per avere promosso la conoscenza della malattia da cui era affetto, la progeria.

Era diventato noto al grande pubblico per avere partecipato a diverse trasmissioni televisive ed essere stato il protagonista del documentario “Il viaggio di Sammy”, che racconta un suo viaggio negli Stati Uniti lungo la Route 66 con la sua famiglia.
Dopo essersi laureato in Scienze naturali all’Università di Padova con una tesi sulla sua malattia, anche detta sindrome di Hutchinson-Gilford, Basso aveva fondato l’Associazione Italiana Progeria nel 2005 per promuovere la ricerca sulla malattia genetica.

Il cordoglio sui social

Diversi personaggi noti hanno espresso cordoglio sui social per la morte del giovane, tra questi molti politici, in primis la premier Giorgia Meloni, ma anche volti noti come Lorenzo Jovanotti, amico di Sammy Basso: “La notizia che Sammy se n’é andato, nonostante la sua malattia fosse una minaccia costante, riesce ad essere sorprendente per chi lo conosceva, perché era davvero difficile incontrare qualcuno di più vivo di lui quando era in giro. Quando veniva ai miei concerti era una festa. La sua intelligenza, la sua passione, la cultura e la capacità di armonizzare conoscenza scientifiche ad una fede incrollabile, il suo humor formidabile e la sua mente colorata, mi vengono in mente adesso

Cos’è la progeria

Si tratta di una malattia genetica molto rara, colpisce un bambino su 8 milioni di nati, si caratterizza per l’invecchiamento accelerato generale che però non riguarda il cervello e la capacità cognitiva. La patologia è visibile già a partire dai due anni, se non viene trattata, l’aspettativa di vita non supera i 20 anni, Basso era il più longevo dei malati al mondo grazie a cure sperimentali.

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