Due italiane nella top3 delle città con più morti per caldo eccessivo in Europa

Insieme a Barcellona, due città italiane sono quelle maggiormente attenzionate a causa del caldo eccessivo che, secondo le stime, causeranno 2,3 milioni di morti entro il 2100. 

Di caldo si muore e non è un modo di dire. L’innalzamento delle temperature mondiali causato dalle emissioni di CO2 legate ai combustibili fossili è un problema per la salute umana.

Secondo un nuovo studio pubblicato su Nature, nel 2100 l’Europa conterà 2,3 milioni di decessi in più rispetto a oggi. E saranno causati proprio dal caldo eccessivo che colpisce in particola modo le città.

Lo studio ha stilato una classifica delle città europee in cui è previsto il maggior numero di morti. Nella top10 ci sono ben 4 città italiane. Due delle quali, purtroppo, sul podio.

Al decimo posto della triste classifica troviamo Genova, dove sono previste 36.338 morti in più da caldo da qui a fine secolo. Milano, invece, è al quinto posto con oltre 110 mila morti per caldo eccessivo.

Ma se al primo posto troviamo Barcellona, dove sono previsti 246mila decessi, le altre due città sul podio sono nel Belpaese. Al terzo posto Napoli e al secondo Roma. In entrambi i casi sono previsti poco più di 147mila morti in più dovuti al caldo eccessivo.

Le città con più morti di caldo entro il 2100

Posizione Città Paese Morti previste entro il 2100
1 Barcellona Spagna 246.082
2 Roma Italia 147.738
3 Napoli Italia 147.248
4 Madrid Spagna 129.716
5 Milano Italia 110.131
6 Atene Grecia 87.523
7 Valencia Spagna 67.519
8 Marsiglia Francia 51.306
9 Bucarest Romania 47.468
10 Genova Italia 36.338

La ricerca

La ricerca, pubblicata su Nature Medicine e condotta dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine, ha esaminato l’impatto del cambiamento climatico sulla mortalità in oltre 800 città europee, analizzando gli effetti sia del caldo che del freddo.

Lo studio ha stimato l’aumento dei decessi legati all’aumento delle temperature, concentrandosi su diversi scenari climatici, da quelli più pessimisti a quelli più ottimisti.

L’analisi ha preso in considerazione fattori complessi, come la struttura demografica (con un focus sulle persone anziane) e le condizioni socioeconomiche, che influenzano la vulnerabilità della popolazione agli estremi climatici.

I ricercatori hanno rilevato che, in futuro, le morti per il caldo saranno significativamente superiori rispetto a quelle evitate per il freddo. Le stime più pessimistiche suggeriscono che, dal 2015 alla fine del secolo, circa 2,3 milioni di morti potrebbero essere causate da temperature elevate in Europa, a causa di un aumento di circa 3°C.

Tuttavia, se verranno adottate politiche di adattamento e mitigazione, questo numero potrebbe ridursi drasticamente.

Le città mediterranee come Roma, Napoli, Milano, Genova, Barcellona e Atene sono quelle che subiranno il maggiore impatto, con un appello a intensificare gli sforzi di adattamento per affrontare il caldo estremo.

Al contrario, nelle aree più settentrionali d’Europa l’aumento delle temperature potrebbe ridurre i decessi legati al freddo, ma gli effetti complessivi di questi cambiamenti climatici rimangono problematici.

Il risultato chiave dello studio è un forte avvertimento contro la nozione di “benefici” del cambiamento climatico, sottolineando la necessità urgente di politiche di mitigazione e di interventi ambiziosi per evitare un aumento significativo della mortalità.

Caldo eccessivo, il ruolo delle politiche di adattamento

Se da una parte è necessario continuare a puntare sulle politiche di mitigazione ai cambiamenti climatici per scongiurare gli scenari peggiori di aumento delle temperature, dall’altro non si può evitare di investire sull’adattamento alla crisi climatica. 

Le politiche di adattamento sono cruciali per ridurre l’impatto mortale delle temperature eccessive, specialmente nelle regioni più vulnerabili come il Mediterraneo.

Investire in strategie di adattamento, come la creazione di spazi verdi urbani, l’implementazione di infrastrutture resilienti al caldo, e la promozione di sistemi di allerta e protezione, è essenziale per prevenire un aumento significativo della mortalità legata al caldo.

Tali politiche possono contribuire a proteggere le comunità vulnerabili e ridurre i costi sociali ed economici a lungo termine, aiutando a costruire città più vivibili e sostenibili anche in scenari climatici estremi.