Home Attualità Monte Mario, Sabrina Alfonsi: “Dopo l’incendio prosegue la rigenerazione”

Monte Mario, Sabrina Alfonsi: “Dopo l’incendio prosegue la rigenerazione”

monte mario incendio sabrina alfonsi rigenerazione

Tutti i progetti di bonifica e riforestazione previsti, da quelli già in corso a quelli futuri. 

Dopo l’incendio avvenuto la scorsa estate, sono già partiti i primi progetti di riforestazione e rigenerazione della Riserva di Monte Mario. Ora, però, è necessario coordinare i vari interventi, non solo con la collaborazione tra i vari Enti preposti, ma anche con le associazioni dei cittadini. In questo contesto rientra l’incontro pubblico avvenuto mercoledì 4 dicembre e organizzato dalle associazioni Trionfalmente 17 e Insieme 17, alla presenza di vari rappresentanti istituzionali e tecnici come Sabrina Alfonsi (assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma), Emiliano Manari (direttore di RomaNatura), Simonetta Ceraudo (presidente Ordine dei Geologi del Lazio) e Marcello Vitale (Dipartimento di Biologia ambientale dell’Università La Sapienza).

I danni dell’incendio

Sugli oltre 200 ettari complessivi della Riserva di Monte Mario, dodici sono andati inevitabilmente perduti dall’incendio avvenuto il 31 luglio scorso. I danni ambientali sono incalcolabili, tra la perdita di biodiversità e di un ricco giacimento di fossili, ma anche e soprattutto per il duro colpo inferto a uno dei polmoni verdi di Roma, che contribuiva e contribuisce a migliorare la qualità dell’aria in una zona molto trafficata in ogni periodo dell’anno.

Gli interventi e il cronoprogramma 

I primi interventi erano stati discussi dai vari organi competenti a settembre, mentre il 4 ottobre era stata decisa l’istituzione di un tavolo tecnico di riforestazione. Al progetto partecipano vari Enti e istituzioni: il Ministero dell’Agricoltura, l’assessorato capitolino presieduto da Sabrina Alfonsi, la Protezione Civile, il CREA, l’Ente Regionale RomaNatura, l’Agenzia per il demanio, il Collegio territoriale dei Periti Agrari e gli Ordini degli Agronomi e degli Agrotecnici.
Il tavolo tecnico ha definito un piano di interventi, alcuni dei quali già avviati o in corso: rimozione dei rifiuti carbonizzati, bonifica delle aree incendiate, sistemazioni idrauliche, puliture del canale di guardia dai detriti trasportati dalle piogge. Oltre, ovviamente, alla riforestazione, essenziale per garantire la tenuta del terreno dal momento che molti alberi sono andati completamente bruciati, radici comprese.

La riforestazione e l’idrosemina 

Il piano di riforestazione prevede la piantumazione di specie arboree e arbustive più adatte a ricostruire un ecosistema sano e resistente. Per questo è stata scelta l’idrosemina, tecnica finalizzata a mitigare il rischio idrogeologico e a garantire un attecchimento rapido con inerbimento delle superfici. A tal proposito, il CREA e il MASAF hanno proposto un’apposita miscela di semi e fertilizzanti.
Gli interventi di idrosemina, finanziati per circa 25mila euro, sono partiti il 2 dicembre e proseguiranno fino a domani. Le aree interessate sono comprese tra via Gomenizza, Villa Mazzanti e il Belvedere di Parco Mellini. A Villa Mazzanti, tra l’altro, sono in corso il recupero della vegetazione e la messa in sicurezza dell’area, nell’ambito di un progetto specifico approvato dalla Giunta Gualtieri.

Sabrina Alfonsi: “Cittadini coinvolti nella rinascita”

Questo incontro con la collettività è importante perché permette di condividere e confrontarci sulle operazioni che stiamo conducendo attualmente per la Riserva di Monte Mario. L’area rappresenta un importantissimo polmone verde non solo per i quartieri vicini, ma per tutta la città di Roma e il coinvolgimento dei cittadini deve essere costante, in quanto parte attiva di questa rigenerazione” – ha spiegato Sabrina Alfonsi – “Monte Mario è un simbolo di bellezza e biodiversità nel cuore della Capitale. La sua rinascita rappresenta un obiettivo ecologico, ma anche un atto d’amore verso la nostra città e il suo futuro“.