Lo studio sostiene che gli acquirenti nelle nazioni più ricche dovrebbero limitarsi a pochi acquisti ogni anno, esattamente 5 capi di abbigliamento ogni anno. Il report.
Come possiamo contenere l’impatto ambientale del fashion system? Acquistando massimo 5 capi all’anno. A sostenerlo è il il report “Unfit, Unfair, Unfashionable: Resizing Fashion for a Fair Consumption Space” pubblicato da The Hot or Cool Institute e Rapid Transition Alliance e condiviso da Wwd.
Il settore della moda è uno tra i più inquinanti al mondo: entro il 2050 potrebbe essere responsabile del 25% delle emissioni globali. Ma è anche vero che i consumatori giocano un ruolo fondamentale in questo, spesso non consapevoli di cosa possono causare i loro acquisti compulsivi.
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Parte del problema, sempre secondo lo studio, dipende dalle fasce di popolazione più ricca. In media, il 20% degli acquirenti più benestanti inquina 20 volte di più del 20% degli acquirenti più poveri.
Il problema principale è legato alla fast fashion, ma anche ai resi, il cosiddetto fenomeno dell’average return rate, ovvero ordinare online più taglie dello stesso capo, provarle e poi decidere quali restituire.
Il sistema del fast fashion e il suo pesante impatto ambientale
Il modello economico della fast fashion, ovvero moda veloce, vede l’abbigliamento come un bene da gettare via dopo un breve utilizzo. Dalla fase di produzione degli abiti a quella dello smaltimento dei rifiuti, vestirsi diventa così un problema e, a pagarne le conseguenze, è l’ambiente, ma non solo.
Un’indagine condotta da Greenpeace Germania su 47 prodotti del noto brand SHEIN acquistati in Italia, Austria, Germania, Spagna e Svizzera, ha dimostrato
Il marchio SHEIN si basa su un modello di business fondato sulla produzione di capi di bassa qualità, quindi usa e getta, confezionati in meno di una settimana e destinati per lo più a un pubblico giovane. Ciò genera enormi quantità di rifiuti tessili inquinanti.
Nell’indagine condotta da Greenpeace Germania, su 47 prodotti SHEIN acquistati in Italia, Austria, Germania, Spagna e Svizzera, ha dimostrato che “il 15% hanno fatto registrare, nelle analisi di laboratorio, quantità di sostanze chimiche pericolose superiori ai livelli consentiti dalle leggi europee
Ecco cinque documentari che vi consigliamo per capire cosa si nasconde davvero dietro la fast fashion.
Come fare per ridurre lo shopping a soli 5 capi l’anno?
Ridurre lo shopping a soli 5 capi nuovi ogni anno sembrerebbe un’impresa. Ma “senza tali cambiamenti, la quota dell’industria della moda delle emissioni globali aumenterà”, affermano gli autori del report.
Esistono però tantissime alternative per inquinare meno, non acquistare capi fast fashion e spingere per un modello circolare nei nostri acquisti: dal noleggio di abiti per occasioni speciali all’upcycling, ovvero trasformare vecchi capi in qualcosa di nuovo, dal second hand allo scambio di vestiti.
Prima di fare degli acquisti facciamo attenzione a ciò che già possediamo, a come riutilizzare o a regalare i capi che non mettiamo più. Ecco come il nostro di consumatori può essere davvero importante per limitare il nostro impatto sul pianeta.