Fashion Week, a Milano le proteste degli animalisti: “Vestire di morte non è di moda”

Le azioni alla Milano Fashion Week contro lo sfruttamento degli animali nell’industria della moda.

No all’utilizzo della pelle di serpente e quella di canguro. Basta con lo sfruttamento degli animali nell’industria della moda, in particolare contro l’utilizzo della pelle e della lana. Le associazioni animaliste protestano contro l’industria italiana della moda durante la celebre Fashion Week di Milano.

Oltre alla scritta ”Act now for a Fur Free Europe” apparso sull’edificio al civico 31 di Piazza Duomo, sede della Camera Nazionale della moda Italiana, proprio nel giorno dell’inaugurazione della Milano Fashion Week, con la protesta delle associazioni Lav, Humane Society International Europe, Ali (Animal Law Italia) ed Essere Animali per il divieto in tutta Europa di allevamenti di animali con lo scopo di ricavarne pellicce, anche le Iene Vegane hanno inscenato una protesta contro la moda ed in particolare ha parlato della pelle di canguro.

“Abbiamo brand come Versace che hanno fatto greenwashing riguardo alle pellicce ma mandano avanti questo sterminio, assieme a Prada ed altri marchi, spiegano gli attivisti.

Il gruppo di animalisti ha organizzato un sit-in scenografico truccati in modo tale da rendere visibile l’anatomia della muscolatura e per  indicare il processo di rimozione della pelle che avviene sul corpo degli animali macellati.

L’Italia è conosciuta a livello europeo per essere medaglia d’oro nell’importazione di pelli di canguro che porta all’uccisione di più di 2 milioni di canguri l’anno.

Qualche giorno fa, in Piazza del Duomo a Milano, i sostenitori della PETA, vestiti con costumi da serpente e grondanti di “sangue” si sono appesi a una struttura con i loro corpi “tagliati” accanto a un banner che proclama: “Di’ NO alla crudeltà delle pelli esotiche: lascia vivere i serpenti”.

L’azione fa parte della campagna della PETA per sollecitare gli organizzatori della Milano Fashion Week ad eliminare le pelli esotiche dalle passerelle.