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Mobilità sostenibile, a Taranto arriva ‘Muevt’

Mobilità sostenibile. Casa – lavoro e casa – scuola. Sono i due nuovi servizi di mobilità condivisa che stanno per approdare nella città di Taranto.

Stiamo parlando del progetto «Muevt» (Mobilità urbana ecosostenibile per la valorizzazione del territorio) il cui costo complessivo è di 1.500.000 euro.

  • Casa-lavoro, tiene conto delle aziende e degli enti presenti in questa parte della città, come Università, Comune, Provincia, Tribunale dei Minori e Ammiragliato.
  • Casa-scuola, tiene conto invece del percorso che i genitori fanno per accompagnare i propri bambini in età scolare nelle scuole dei quartieri interessati.

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A questi servizi, seguirà l’ottimizzazione delle linee del trasporto pubblico con l’installazione del Dispositivo Avl che consente una migliore pianificazione dei percorsi, il monitoraggio dei tempi di percorrenza e la valutazione traffico.

Ma non solo, saranno anche disponibili informazioni sulla mobilità diffuse mediante quattro totem multifunzione e la sensibilizzazione dei giovani studenti sulla sicurezza stradale.

Il Comune di Taranto è stato ammesso al finanziamento, pari a 900 mila euro, da parte del Ministero dell’Ambiente per il progetto e una determina del dirigente della Polizia locale ne ha preso atto definendone i contorni che tengono conto del bando ministeriale.

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Perché il nome Muevt? La risposta è semplice, in dialetto tarantino significa «muoviti».

Le iniziative da intraprendere sono incluse anche nel Pums (piano mobilità urbana sostenibile) già approvato dal consiglio comunale di Taranto.

Il progetto, per il momento, riguarda solo l’area centrale della città, per la precisione al Borgo e al centro storico, che presenta le maggiori criticità in tema di viabilità dovute da un lato alla presenza di grandi poli di attrazione come scuole, uffici, ospedale e, dall’altro, all’utilizzo dell’area solo come punto di attraversamento di questa parte della città.

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Obiettivo del progetto è anche quello di ridurre il traffico privato e le conseguenti emissioni nocive, al fine di migliorare la vivibilità collettiva, e per farlo sono stati stabiliti capisaldi:

  • il rafforzamento in termini tecnologici del trasporto pubblico locale e una migliore interconnessione con le aree di scambio,
  • iniziative di mobilità condivisa,
  • regolamentazione di accesso al centro città con mezzi privati,
  • iniziative di comunicazione e sensibilizzazione condotte in relazione alle fasce dì età più giovani,
  • monitoraggio continuo e puntuale delle emissioni,
  • iniziative di formazione su piattaforme dedicate.