Mirtilli. Mangiare mirtilli può alleviare le infiammazioni, tra cui l’artrite reumatoide e infiammazioni cutanee. Oltre ad essere un antidolorifico, il mirtillo nero è quindi un prezioso antinfiammatorio naturale. Ecco tutte le proprietà di questo superfood.
I mirtilli (Vaccinium Myrtillus) sono frutti tipici del sottobosco presenti soprattutto nelle zone montane dell’Italia. La pianta si presenta con un fusto alto circa 60 cm con foglie dalla forma ovale e seghettata, i fiori sono bianchi o un po’ rosati e le bacche possono essere blu, nere o rosse.
La pianta del mirtillo si trova un po’ in tutta Italia, cresce soprattutto nelle zone montane e produce le sue tipiche bacche bluastre nel periodo estivo, in particolare nei mesi di luglio e agosto. I mirtilli sono molto apprezzati, oltre che per il sapore, per le tante proprietà nutritive, benefiche e curative che apportano al nostro organismo, tra cui quella di essere ricchi di antiossidanti utili per ritardare il processo di invecchiamento, per prevenire malattie cardiovascolari e proteggere dai tumori.
Proprietà benefiche
Mangiare mirtilli può alleviare le infiammazioni, tra cui l’artrite reumatoide e infiammazioni cutanee. Oltre ad essere un antidolorifico, il mirtillo nero è quindi un prezioso antinfiammatorio naturale!
Aiutano la salute del fegato: i mirtilli apportano benefici al fegato grazie alla vitamina C che aiuta a metabolizzare i grassi in maniera efficiente così da evitare i rischi di grasso nel fegato. Anche gli antiossidanti contenuti nei mirtilli proteggono il fegato dall’attacco dei radicali liberi.
Tutte le donne sanno quanto siano fastidiose le infezioni urinarie: se poi si trovano nel mezzo di una cistite batterica acuta (UTI) lo sanno ancora meglio… Il succo di mirtillo rosso è una vera e propria medicina contro la cistite, ma anche il mirtillo nero può avere i medesimi benefici effetti.
I catechini presenti nei mirtilli attivano i geni bruciagrassi nelle cellule adipose addominali: sono quindi straordinari alleati nella lotta contro il peso.
I mirtilli sono utili per tutti i problemi venosi caratterizzati da pesantezza alle gambe, formicolii, prurito, crampi, gonfiore e varici che possono accentuarsi nel mese di agosto in concomitanza con l’intensificarsi del caldo. Tra le altre proprietà più vantaggiose per la salute e per la linea, i mirtilli consentono di aumentare il cosiddetto “colesterolo buono” nel sangue e quindi di svolgere un’azione protettiva sul cuore e sulla circolazione.
Utili in gravidanza: i mirtilli sono utili in gravidanza per alleviare nausea, vomito e problemi legati alla circolazione. Prima di consumarli è però sempre consigliato chiedere parere al proprio medico.
Utilizzi del Mirtillo
- Decotto: si prepara con 70 grammi di bacche fatte bollire per 5 minuti in 1 litro di acqua e bevuto durante l’arco della giornata.
- Tintura madre: si prepara con 100 grammi di bacche poste a macero in 700 grammi di alcool a 60° per 10-15 giorni, meglio se in un recipiente esposto al sole. Infine si filtra e si consuma per vari usi quali stimolante delle funzioni gastriche, antisettico, ipoglicemizzante o antidiarroico.
- Bevanda ipoglicemizzante al mirtillo: una bevanda dal forte potere ipoglicemizzante si può preparare con 25 grammi di foglie di mirtillo, 25 gr di bucce di fagiolo, 20 gr di Potentilla, 10 gr di Galega mescolate insieme in 2 litri di acqua e fatti bollire per 5 minuti. Bere a bicchierini prima dei pasti.
- Succo di mirtillo: per problemi alla circolazione assumere un cucchiaio di succo di mirtillo al mattino, a stomaco vuoto. Se si preferisce diluirlo in poca acqua. Il mirtillo può anche essere consumato fresco, mangiando le bacche oppure in buonissime marmellate o succhi.
Coltivare il mirtillo
La specie che più si presta alla coltivazione è il Mirtillo Americano. Il Mirtillo è una pianta che resiste bene al freddo invernale anche se le gelate possono rovinare i fiori e le bacche. E’ consigliabile quindi coltivarlo in un luogo riparato dagli agenti atmosferici, mentre in estate è bene evitare l’esposizione al sole diretto siccome le radici del mirtillo sono molto sensibili alla siccità.
Storia
Sebbene si pensi che gli uomini primitivi si nutrissero già del mirtillo – sia nero che rosso -, la prima testimonianza proviene da uno dei primi erbari ai tempi dell’imperatore Nerone: il “De materia medica” di Dioscoridie, medico e botanico greco. In uno di questi cinque libri, Dioscoride riserva un piccolo spazio per il mirtillo, consigliando il frutto per chi soffriva di dissenteria. Rimase in uso fino al XVII secolo, sia nell’area greco-romana che in Oriente. Nel Medioevo ripresero l’erbario scrivendo i “Discorsi di Pier Andrea Mattioli sull’opera di Dioscoride” e confermarono le proprietà del mirtillo attribuendogli in più effetti astringenti, tonici e depurativi. In questo libro vengono citate anche altre funzioni del mirtillo: in Germania era usato per tingere tessuti e carta, mentre in Toscana era uso aggiungere le bacche all’arrosto. Nel XVIII secolo i medici cominciarono a consigliare il mirtillo per attenuare i dolori del fegato infiammato. Invece in America gli indiani Delaware usavano questo frutto per colorare i corpi o i tessuti ed era considerato un simbolo di pace.
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