L’Ue ha raggiunto un accordo provvisorio sulle misure volte a limitare l’inquinamento da microplastiche e la perdita di pellet in plastica nell’ambiente lungo tutta la catena di approvvigionamento. Il regolamento dovrebbe impedire disastri ambientali come quello avvenuto in Galizia nel dicembre 2023.
Consiglio e Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio per prevenire le perdite di pellet in plastica lungo tutta la filiera. L’obiettivo è di azzerare la dispersione dei minuscoli granuli di materie plastiche e di ridurre l’inquinamento da microplastiche, i minuscoli frammenti che si trovano ormai ovunque.
Le nuove norme concordate contribuiranno a migliorare la gestione dei pellet in tutte le fasi della catena di approvvigionamento, sia via terra che via mare. Questi granuli sono utilizzati come materia prima nella produzione di prodotti in plastica e nelle operazioni di riciclo del materiale.
Le misure riguardano gli operatori economici che gestiscono oltre 5 tonnellate di granuli nell’Ue, tutti i vettori di trasporto Ue ed extra-Ue che utilizzano strade, ferrovie o vie navigabili interne e gli operatori marittimi che partono o fanno scalo in un porto di un Paese dell’Europa.
Il regolamento punta a evitare che si ripetano incidenti come quello avvenuto in Galizia nel dicembre 2023. La perdita di sei container che trasportavano 25.000 kg di pellet in plastica ha causato un vero e proprio disastro ambientale sulle coste a Nord della Spagna dove sono approdate le cosiddette “lacrime di sirena”. L’emergenza ha inasprito il dibattito, portando a intensificare gli sforzi dell’Ue per contrastare l’inquinamento da microplastiche.
Attualmente nessuna normativa regola le perdite di pellet di plastica, nonostante il loro impatto negativo sull’ambiente, sul clima, sull’economia e potenzialmente sulla salute umana. Secondo le stime, in Europa nel 2019 si sarebbero disperse nell’ambiente tra 52.140 e 184.290 tonnellate di pellet.
Accordo contro la perdita di pellet in plastica, ecco cosa prevede
Secondo il regolamento, gli operatori economici devono istituire e attuare un piano di gestione del rischio per ogni impianto che si occupa di pellet di plastica. La strategia deve contenere procedure per prevenire, contenere e bonificare le fuoriuscite tenendo conto della natura, delle dimensioni dell’impianto e della portata delle sue attività.
Gli obblighi di certificazione delle aziende riguarderanno quelle che gestiscono più di 1.500 tonnellate di pellet di plastica all’anno, mentre per le piccole imprese sarà sufficiente un’autocertificazione e beneficeranno di un’assistenza speciale per aiutarle a conformarsi al nuovo regolamento.
L’accordo prevede che gli operatori del trasporto marittimo dovranno garantire che i pellet trasportati via mare siano confezionati con imballaggi di buona qualità, resistenti e chiusi per resistere alle condizioni di trasporto. Inoltre, dovranno essere accompagnati da informazioni chiare sul carico e sullo stivaggio. In caso di perdite, tutti i soggetti coinvolti (operatori economici e vettori) dovranno informare subito i servizi di emergenza e adottare tutte le misure per ridurre al minimo i danni e prevenire ulteriori incidenti. Il Parlamento, inoltre, ha chiesto che sia riportato sull’etichetta dei pellet un pittogramma specifico e un’avvertenza sulla sicurezza.
La Commissione europea ha accolto con favore l’accordo provvisorio sulla sua proposta che punta a regolamentare e a prevenire l’inquinamento da microplastiche derivante dai pellet di plastica, lungo tutta la catena del valore, anche durante il trasporto, in particolare in mare. “Il nuovo regolamento proteggerà l’ambiente garantendo al contempo che le industrie europee possano continuare a operare ed espandersi in modo sostenibile”, ha commentato la Commissione secondo cui le nuove norme ridurranno le perdite di pellet di plastica fino al 74%, “contribuendo a preservare gli ecosistemi e la biodiversità, a ridurre i rischi per la salute umana e a migliorare la reputazione del settore”.
Accordo Ue sui pellet in plastica, i prossimi passi
L’accordo provvisorio dovrà essere approvato dal Consiglio e dal Parlamento per poi essere formalmente adottato da entrambe le istituzioni e pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Ue. Dopo la pubblicazione passeranno due anni per l’entrata in vigore del regolamento.
Il relatore César Luena (S&D, ES) ha dichiarato: “Abbiamo raggiunto un buon accordo che garantirà che le perdite di pellet non siano più impossibili da affrontare, come è accaduto finora. L’Europa guadagna in sicurezza e prevenzione e si dota di strumenti per reagire a incidenti e sinistri che potrebbero comportare perdite di pellet di plastica”.
Acuerdo sobre el Reglamento de pellets.
Incluye obligaciones para los pequeños operadores, el transporte marítimo y los transportistas de fuera de la UE.
Enhorabuena @cesarluena negociador del @Europarl_ES https://t.co/scIyzV0Og1 pic.twitter.com/SiceTOzHoS
— Socialistas Europarl (@Socialistas_PE) April 9, 2025