Uno studio di Earthday.org ha rivelato l’impatto di microplastiche, bisfenoli e ftalati sugli animali domestici e le fonti di esposizione di cani e gatti.
Microplastiche e sostanze chimiche correlate tornano a preoccupare. Questa volta però, gli inquinanti non sono stati trovati nell’organismo umano o nell’ambiente, ma è stato scoperto il loro impatto sui nostri animali domestici.
A rivelare la presenza (e i pericoli) di microplastiche, bisfenoli e ftalati in cibo e giocattoli destinati ai pet, è il report “Pets Vs. Plastics” pubblicato da Earthday.org lo scorso luglio.
Secondo la ricerca, l’esposizione dei pet a queste sostanze avviene tramite l’aria che respirano, il cibo e i giocattoli. Nel sangue di cani e gatti sono stati trovati alti livelli di sostanze chimiche derivate dalla plastica come i PBDE (ritardanti di fiamma) presenti in tessuti e tappeti. Per quanto riguarda gli alimenti consumati da cani e gatti invece, la maggior parte delle lattine per felini contiene rivestimenti a base di PVC (cloruro di polivinile), mentre quelle per cani spesso hanno rivestimenti a base di bisfenolo. C’è dunque la possibilità che queste sostanze nocive possano contaminare il cibo, entrando a far parte della loro dieta quotidiana.
Per i giocattoli, la situazione preoccupa ancora di più, visto che l’83% dei proprietari di cani regala al proprio pet giochi in plastica non commestibili. Sebbene siano considerati “indistruttibili”, questi possono rilasciare sostanze come gli ftalati, che gli animali finiscono per ingerire.
Microplastiche e sostanze chimiche nocive, l’impatto sugli animali domestici
Ma quali sono le conseguenze per la salute di fido e micio? Secondo il report, microplastiche, microfibre e i loro additivi chimici sono già stati associati a una serie di problemi di salute, dallo sviluppo embrionale nei cani, alla potenziale infertilità, insufficienza epatica e problemi di aborto spontaneo negli animali domestici. Inoltre, il contatto con queste sostanze può portare allo sviluppo di alcune forme di cancro. Secondo Earthday.org, l’impatto della plastica sui nostri amici pelosi dovrebbe essere studiato ulteriormente, sia per loro che per noi.
Gli animali domestici infatti, sono delle vere e proprie sentinelle per la nostra salute. “Qualsiasi effetto i nostri animali domestici affrontino, alla fine avrà ripercussioni anche su di noi”, ha spiegato Aidan Charron, coautore dello studio e Associate Global Director di Earthday.org.
Il report ha analizzato anche la regolamentazione di queste sostanze nei giochi. È emerso che a livello globale non esistono leggi specifiche che regolino la produzione, sollevando la necessità di un’azione da parte degli Stati per stabilire dei limiti agli inquinanti.
Microplastiche, come possiamo evitare l’esposizione degli animali domestici
Il quadro fornito dal report è tutt’altro che rassicurante, ma lo scopo dello studio, oltre a sensibilizzare sul tema e chiedere maggiori studi e leggi per rendere i prodotti più sicuri, è anche di fornire valide alternative.
Una delle soluzioni infatti, è evitare quanto più possibile di esporre cani e gatti a microplastiche e altre sostanze chimiche. Sebbene possa sembrare complicato, ci sono alcuni accorgimenti che possono limitare l’uso della plastica.
A cominciare dalle ciotole: meglio in ceramica o in acciaio inossidabile. Per i giocattoli invece, è bene preferire le fibre naturali come cotone organico, canapa, gomma naturale, bambù o lana, sicuri anche per il pianeta. Lo stesso consiglio è valido per cucce e tappeti, meglio preferirli in materiali naturali anziché in fibre di plastica, che possono disperdere frammenti.
Anche la toelettatura può essere plastic free, scegliendo saponette apposite per animali domestici al posto dei flaconi di shampoo in plastica e spazzole in legno. L’ultimo accorgimento riguarda la pulizia della casa. Dato che le minuscole particelle di plastica possono essere inalate e si depositano anche sui pavimenti, è meglio spazzarli o aspirarli spesso.