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Microplastiche, dopo lo stop dell’Ue in Germania è corsa all’ultimo glitter

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Lo stop dell’Ue sulle microplastiche ha suscitato una vera e propria “corsa all’ultimo glitter” in Germania. Il “luccichio” è davvero indispensabile?

Dopo l’annuncio dell’entrata in vigore della norma che vieta la vendita di prodotti contenenti microplastiche dal 15 ottobre, è stato registrato un boom di vendite di glitter in Germania.

Dalla prossima settimana addio quindi al commercio di glitter per trucchi e biglietti di auguri, microsfere e simili contenuti nei prodotti cosmetici, materiali usati nel settore sportivo e nei detersivi. Oppure, le aziende dovranno cambiare la loro formulazione.

Nel piano d’azione per l’inquinamento zero, Bruxelles ha fissato come obiettivo la riduzione del 30% dell’inquinamento da microplastiche entro il 2030. I primi prodotti a subire la stretta dell’Ue sono proprio i cosmetici come i prodotti per l’esfoliazione e quelli in cui si trovano i famigerati glitter.

Stop Ue alle microplastiche, boom di vendite di glitter in Germania. La star della TV tedesca Dylan: “Norma ridicola”

Alcuni consumatori tedeschi, non appena hanno appreso l’imminente scadenza, sono corsi nei negozi per accaparrarsi quanti più prodotti “luminosi” possibile. In particolare, il quotidiano Bild, riporta la corsa all’ultimo glitter della star TV Sam Dylan.

“Ho scoperto il divieto mentre facevo delle riprese televisive con i glitter”, afferma Dylan. “Sono davvero scioccato. Per me tutto deve brillare”. Il concorrente del Grande Fratello tedesco, non appena appresa la notizia del divieto, si è precipitato in un discount per fare incetta di “luccichio”, acquistandone ben 82 pacchi. Cifra spesa per i glitter, 180 euro.

L’influencer ha accusato la direttiva europea di essere priva di senso: “È così ridicola. In America la gente ne getta i sacchetti di plastica pieni nei supermercati. L’Europa non può salvare il mondo da sola. Il resto del mondo sta ridendo a crepapelle di noi e fa esattamente il contrario”.

Anche il cantante dei “DSDS” Luca Valentino ha adottato la stessa strategia, scagliandosi contro l’Ue e facendo scorta di “luminosità”: “La mia vita è molto colorata. Ora l’UE ci sta togliendo l’ultima scintilla di glamour”. Del resto, Valentino afferma che, in fin dei conti, lui utilizza “solo” tre lattine di glitter all’anno. Secondo il cantante, i suoi glitter non sono di certo il fattore decisivo dell’inquinamento ambientale.

Manca totalmente la visione globale del fenomeno. Poco importa se le nuove norme prevedono di impedire il rilascio nell’ambiente di circa mezzo milione di tonnellate di microplastica, l’importante è restare glamour.

In ogni caso, le aziende dei settori interessati dal divieto stanno già sviluppando formule alternative per i loro prodotti, cosmetici – e glitter – inclusi. Insomma, i glitter purtroppo non scompariranno dagli schermi televisivi dall’oggi al domani.

Intanto, gli studi sulle microplastiche continuano a rilevarle ovunque, oltre che nell’ambiente anche nell’organismo umano, con conseguenze anche sulla salute.