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Mezzi pubblici gratis a Lussemburgo. E in Italia cambia il prezzo del biglietto

Lussemburgo sarà il primo paese al mondo a rendere gratuiti tutti i suoi trasporti pubblici.  Ad annunciarlo il primo ministro, Xavier Bettel. A Milano invece da luglio il biglietto non sarà più valido solo per una singola corsa.

Entro la prossima estate verranno eliminati tutti i biglietti da treni, tram e autobus: succede a Lussemburgo, destinato a diventare il primo paese al mondo a rendere gratuiti tutti i suoi trasporti pubblici.  Il primo ministro Xavier Bettel, a capo di un governo di coalizione, afferma che l’obiettivo è quello di ridurre l’enorme  traffico della città e di agevolare i 400.000 pendolari che ogni giorno si riversano sulle sue strade.

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I biglietti dei trasporti sono già decisamente economici:  un biglietto di due ore costa solo 2 euro e  consente di muoversi in tutti gli angoli del paese.  Da quest’anno è già attivo il trasporto pubblico gratuito per i minori di 20 anni, e tutti gli studenti delle scuole lussemburghesi sono esentati dal pagamento del biglietto. La misura ha già raccolto il consenso di stampa e utenti che sui social network hanno espresso tutto il proprio favore.

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E in Italia?

Intanto  a Milano da luglio il ticket potrà essere pluritimbrato nell’arco dei 90 minuti di validità,  regola che vale per bus e tram, dove conterà solo la validità temporale a partire dalla prima vidimazione.  Aumenta però il prezzo della corsa singola: da 1,50 a 2 euro.  Ad annunciare la novità è stato Marco Granelli, assessore comunale alla Mobilità di Milano. Cambia anche il prezzo del carnet da 10 viaggi: 13,80 euro, e potrà essere usato non solo da chi lo ha acquistato ma anche dai suoi compagni di viaggio.  Anche il prezzo aumento, un servizio efficiente e puntuale e la possibilità di sfruttare più volte lo stesso biglietto, sicuramente rappresentano un  incentivo a utilizzare i mezzi pubblici, usare meno l’auto e spingere verso una mobilità sostenibile.

E a Roma invece? Sarebbe possibile rendere i trasporti gratuiti?

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Un problema per avviare questo cambiamento necessario risiede nei comportamenti. E se un servizio di bike sharing, blocca i noleggi per troppi danni subiti ci da l’idea di quanta strada l’Italia ancora debba fare per meritarsi un posto di rilievo nel mondo.

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