Precipitazioni record in poche ore, temperature al di sotto della media stagionale, trombe d’aria ed esondazioni: in questa estate anomala, il Nord continua ad essere falcidiato dagli effetti della crisi climatica.
Prima i danni e i disagi, poi la tragedia: il meteo estremo che ha colpito nelle scorse ore l’Emilia-Romagna ha causato una vittima. Si tratta di un uomo di 85 anni, sorpreso nella mattinata di martedì 25 giugno dalla piena di un torrente davanti alla sua casa nel Comune di Traversetolo (Parma): il corpo è stato recuperato dai vigili del fuoco in serata. L’impressionante quantità d’acqua caduta su diverse province della Regione ha infatti causato l’esondazione di fiumi e torrenti e non è bastato neanche aprire le casse di espansione presenti sul territorio.
Disposte anche nuove evacuazioni, specialmente nei Comuni appenninici e in quelli circondati da corsi d’acqua. La pioggia, nelle scorse ore, ha raggiunto picchi di 190 millimetri sul fiume Secchia e sui rilievi nelle province di Parma, Reggio Emilia e Modena, si è arrivati a 112 millimetri, il massimo storico. La situazione meteorologica sta finalmente migliorando, ma l’allerta rossa per rischio idraulico e idrogeologico resterà in vigore anche nelle prossime ore, con i fiumi ancora una volta osservati speciali. Il transito delle piene, specialmente nelle zone pianeggianti, resta costantemente monitorato. E se alcuni piccoli ponti sono crollati, lasciando isolati alcuni centri abitati, quelli più grandi sono stati chiusi al transito a scopo precauzionale. Si continua a lavorare, poi, per sgomberare le strade interrotte dalle frane.
Ancora una volta, la crisi climatica mette in ginocchio diversi territori d’Italia. Siamo in piena estate, ma il Nord continua ad affrontare un clima assolutamente anomalo, con temperature più basse della media del periodo e precipitazioni più abbondanti anche rispetto ai mesi autunnali. Se l’Emilia-Romagna in neanche 48 ore ha visto diverse centinaia di interventi di vigili del fuoco, danni e disagi si sono verificati anche nella Toscana settentrionale. Tanta paura anche in Veneto, e in particolare nel Polesine: un nubifragio ha allagato vari Comuni della provincia di Rovigo, mentre una violenta tromba d’aria nel capoluogo ha danneggiato automobili, infrastrutture e anche un centro commerciale. La furia del vento ha infatti scoperchiato il tetto e danneggiato alcuni negozi, ma non ha risparmiato neanche diverse abitazioni private. Danni, disagi e interventi tempestivi dei vigili del fuoco per salvare residenti e automobilisti anche nelle province di Padova e soprattutto di Treviso. La situazione è ancora di totale emergenza ed è presto per fare la conta dei danni, ma il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, già nel tardo pomeriggio di martedì aveva dichiarato lo stato d’emergenza.