La Corte Suprema del Messico ha ripristinato lo spettacolo controverso bandito a tempo indeterminato nel 2022. Gli animalisti: “Uccidere non è cultura”.
“Assassini”, “Vergogna”, “Uccidere non è cultura”. Queste le scritte sugli striscioni esposti da animalisti, ambientalisti ed ecologisti alla Glorieta de los Insurgentes, a Città del Messico, in Messico, contro il ritorno della corrida dopo due anni di stop. Uno spettacolo controverso che – nonostante la messa al bando a tempo indeterminato nel 2022 – è stato ripristinato dalla Corte Suprema dello Stato dell’America del Sud. E così, nonostante le proteste degli attivisti per i diritti degli animali contro una tradizione anacronistica, barbara e crudele, ben sei tori sono morti tra atroci sofferenze. Proprio per questo gli ambientalisti hanno annunciato una nuova battaglia legale per bandire una volta per sempre la corrida da Città del Messico. Una corsa contro il tempo anche perché i prossimi macabri eventi, in programma a febbraio 2024, sono stati confermati.