Nuova inchiesta choc di Animal Equality per denunciare gli orrori degli allevamenti intensivi di conigli a Querétaro e a Città del Messico, in Messico, in America del Nord.
Ancora un’inchiesta choc di Animal Equality per denunciare gli orrori degli allevamenti intensivi. Dopo essere entrati nelle strutture della morte a Querétaro e a Città del Messico, in Messico, in America del Nord, gli ambientalisti hanno scoperto decine di conigli rinchiusi in gabbie anguste, afferrati per il collo o la schiena e appesi a testa in giù per essere sgozzati. Un vero e proprio inferno che, oltre a non rispettare il benessere animale, non può, e non deve essere giustificato. Proprio per questo gli ecologisti, dopo avere raccolto immagini inequivocabili, alcune delle quali troppo cruenti per essere mostrate, hanno presentato una denuncia all’Autorità Giudiziaria del Messico. Tra gli abusi insopportabili, il mancato stordimento dei piccoli ma graziosi mammiferi prima della macellazione. Ed ecco perché, come in un macabro spettacolo, i conigli ancora coscienti sono costretti ad assistere all’abbattimento dei loro fratelli.
Ogni anno oltre un milione gli animali uccisi nell’industria zootecnica del Paese dell’America del Nord. Ad allevare questi cuccioli considerati da decenni amici a quattro zampe anche Cina e Unione Europea. “Abbiamo filmato gli stessi maltrattamenti in Italia e in Spagna. (…) Lo sfruttamento degli animali a scopo alimentare è incompatibile con il loro benessere“, ha commentato Matteo Cupi, Vicepresidente di Animal Equality Europa.
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