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Il meteorologo Luca Mercalli abbandona il collegamento con Cartabianca

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Durante un collegamento con la trasmissione di Raitre Cartabianca, il noto climatologo e meteorologo Luca Mercalli decide di abbandonare il dibattito. Si stavano mettendo in dubbio i dati sui cambiamenti climatici

Lo scorso martedì il climatologo Luca Mercalli ha deciso di chiudere il collegamento con Cartabianca – la trasmissione di Raitre condotta da Bianca Berlinguer – in cui era stato chiamato a discutere di crisi climatica.

Il motivo? La conduttrice e l’altro ospite – Francesco Borgonovo, giornalista del quotidiano La Verità – avevano cominciato a mettere in discussione i dati e le ragioni scientifiche del cambiamento climatico.

Mercalli abbandona Cartabianca, come sono andate le cose

Il finale di trasmissione della puntata di martedì scorso di Cartabianca è stato dedicato alle questioni climatiche. Il meteorologo Luca Mercalli era stato chiamato a discuterne con il giornalista del quotidiano La Verità.

Che non sarebbe stato un dibattito tranquillo lo si era intuito già da subito quando la conduttrice Bianca Berlinguer ha deciso di utilizzare, per incalzare il climatologo, una delle argomentazioni (in realtà fake news) più usate dai negazionisti del cambiamento climatico.

Berlinguer chiede a Mercalli: “Nel pieno medioevo, nel 1450, la temperatura era più calda di oggi, è vero o non è vero?”.

Mercalli spiega alla giornalista che si tratta di una bufala. Che ormai la comunità scientifica è concorde sul fatto che in quel periodo l’innalzamento delle temperature fu una questione regionale e non globale e quindi non paragonabile a ciò che sta accadendo in questo periodo della storia. E poi ha aggiunto: “La temperatura attuale non ha eguali da almeno 2000 anni. In Italia abbiamo la prova della mummia emersa sul ghiacciaio a 3.200 metri il 19 settembre 1991, ha 5300 anni, non si è deteriorata perchè era nel ghiacciaio, come dice l’IPCC”.

L’IPCC è il panel intergovernativo sui cambiamenti climatici che coinvolge oltre 3000 scienziati di quasi 200 paesi. Un consesso quasi totalmente concorde sulle cause della crisi climatica in atto.

Ma il giornalista de La Verità, rispondendo a Mercalli, parla di dati “molto contestati”.

A nulla serve il chiarimento di Mercalli che fa notare come la stragrande maggioranza degli esperti del settore concordano con i dati dell’IPCC. La risposta di Borgonovo è laconica: “Posso credere a Mercalli ma sono ascoltare anche l’opinione di altri”.

È a questo punto che il climatologo ha deciso di abbandonare il collegamento. “Non ho nulla da aggiungere” sono state le sue parole.

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