31° Edizione Merano WineFestival, “Respiro e Grido della Terra”

Merano WineFestival si conferma autorevole palcoscenico del panorama wine & food, con un programma ricco di novità e ospiti d’eccezione.

Da una storia che disegna le sue origini, a un importante summit sulla sostenibilità che si fa portavoce di uno dei temi attuali più urgenti: Merano WineFestival si conferma autorevole palcoscenico del panorama wine & food, con un programma ricco di novità e ospiti d’eccezione. La kermesse meranese unisce passato, presente e futuro all’insegna dell’eccellenza tra radici, arte e sostenibilità, tema principale di quest’anno.

Dagli opinion leader e stakeholders coinvolti nel summit “Respiro e grido della terra”, artisti e nomi illustri del mondo dello spettacolo che sostengono il mondo del vino, difendendone qualità e cultura in Italia e nel mondo.

Merano Wine Festival, il racconto della sostenibilità

“Il tema della sostenibilità lo sto veicolando dal 2005. Nel 2005 ho inventato un evento che si chiama “Bio e Dinamica” per lanciare un messaggio di sostenibilità, rispetto della natura e della terra.racconta a TeleAmbiente Helmuth Köcher, Presidente di Merano Wine FestivalQuest’anno in maniera molto più decisa, rispetto alle altre annate, la sostenibilità è stato un tema principale, che ho voluto denominare in maniera molto semplice ‘Respiro e grido della Terra’ che coinvolge ognuno di noi. In particolare,conclude Köcher – coinvolge i viticoltori perché il messaggio è che va vista la filiera e l’impegno con la loro azienda, ciò che fanno con il loro terreno. anche il cambiamento del clima incide e va considerato e non bisogna aspettare l’ultimo momento per correre ai ripari”

Lo chef Gennaro Esposito racconta a TeleAmbiente cosa rappresenta per lui la sostenibilità, tema principale dell’evento dedicato al vino: “Io penso che la sostenibilità è dentro la cultura e la tradizione italiana soprattutto di tutto il Mediterraneo, noi quindi siamo cresciuti e vissuti in famiglie dove la sostenibilità era insita nei gesti quotidiani, soprattutto in cucina, dove non si sprecava mai niente”

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